Obama ha vinto! Vincerà anche la pace?

BarackObama
Gli Stati Uniti d’
America
hanno un nuovo presidente: eletto a larga maggioranza dai cittadini americani,
Barack Obama
sarà il primo afro-americano da cui dipenderanno molte decisioni importanti soprattutto a livello internazionale, per almeno i prossimi 4 anni.
Le prospettive che sia una svolta positiva ci sono tutte, visto il programma del candidato democratico e dal consenso mondiale che ha ricevuto. Molta gente sta guardando ad Obama con ottimismo, augurandogli che riesca nel suo intento di risollevare l’economia, porre termine ai conflitti come quello in Iraq e migliorare le condizioni dei cittadini e dell’ambiente.
Come ha detto papa
Benedetto XVI
, questa è una "occasione storica" perchè con le persone di buona volontà si può costruire un mondo di pace, solidarietà e giustizia. Le responsabilità e le difficoltà che incontrerà il neo-presidente saranno numerose, forse non tutte superabili. Come spesso si è verificato nella storia, c’è sempre qualcuno a cui non piacciono certi cambiamenti, in particolar modo quando questi influiscono negativamente nei loro interessi economici: la fine di una guerra rappresenta eliminare la fonte di guadagni miliardari, miliardi che vanno in fumo anche modificando le regole di gioco dell’economia.
"... Che tipo di pace cerchiamo? - Sto parlando di una pace vera. Il tipo di pace che rende la vita sulla terra degna di essere vissuta. Non solamente la pace del nostro tempo, ma la pace di tutti i tempi. I nostri problemi vengono creati dall’uomo, perciò possono essere risolti dall’uomo. Perché in ultima analisi, il legame fondamentale che unisce tutti noi è che abitiamo tutti su questo piccolo pianeta. Respiriamo tutti la stessa aria. Abbiamo tutti a cuore il futuro dei nostri figli. E siamo tutti solo di passaggio."
John Fitzgerald Kennedy.
di Daniel Miot - 5 novembre 2008