san_leopoldo
mercoledì 17 febbraio 2016:
Miracolo di San Leopoldo a Loreto
A Loreto si grida già al miracolo di San Leopoldo. A dare l’annuncio stamattina lo stesso Arcivescovo delegato pontificio di Loreto e della basilica di Sant’Antonio da ... leggi tutto
 
il blog di Guarda Con Me

Sta morendo la speranza.

9
FEB
2009
archiviato in inchieste

Udine, 8 febbraio 2009 - di Daniel Miot - Dicono che della triste storia di

Eluana Englaro

si sia parlato troppo, che non avrebbe dovuto scatenare uno scontro politico, che non avrebbe dovuto uscire dall’ambito familiare. Tutto vero, tutto falso.

Questo pomeriggio, davanti alla casa di riposo La Quiete di Udine, di quiete, ce n’era ben poca: una moltitudine di fotografi, videoperatori e giornalisti che incessantemente intervistavano e riprendevano i numerosi presenti, la maggior parte dei quali ben lontani dall’essere infastiditi della cosa, visto anche l’uso di megafoni per esporre la propria opinione.

In pratica, c’erano due "schieramenti": quelli che protestavano contro l’interruzione dell’alimentazione e idratazione di Eluana, con striscioni, candele e rosari, quindi alcuni giovani, certamente in minoranza, appartenenti al movimento radicale, che con dei cartelli manifestavano il loro appoggio a Beppino Englaro e alla sua battaglia, arrivata ormai al culmine.

Fin qui la cronaca di una giornata in cui, per la prima volta dopo 17 anni, Eluana non viene più alimentata, condizione che le provocherà atroci sofferenze e per parecchi giorni, come dichiarato (notizia del TG1) dal padre di Terry Schiavo in una lettera-appello a Beppino, condividendo il suo dolore ma non le sue scelte.

Che ci siano diversi pareri sulla questione è normale; lo è di meno che qualcuno parli di diritti calpestati. I diritti di chi? Di Eluana? Della sua presunta volontà di non voler vivere in stato vegetativo? Nessuno ha mai accertato se questa dichiarazione sia mai stata espressa effettivamente e a quanto pare ci sono testimonianze che negano una tale affermazione. Oltretutto, a mio parere, difficilmente verrebbe confermata una così drastica intenzione ritrovandosi nelle medesime condizioni, sebbene non coscienti.

Evidentemente qualcuno vuole sfruttare questo dramma, così come è successo per l’aborto o per il divorzio, senza rendersi conto che però (chissà se involontariamente), con un eventuale legge pro testamento biologico e conseguente eutanasia (perchè di questo si tratta) verrà a mancare ciò su cui ognuno di noi, credente o meno, fa affidamento: la

speranza

.

La

speranza

di star sempre in salute, di guarire quando malati o di affrontare dignitosamente il dolore. La

speranza

che un nostro caro possa risvegliarsi dal coma. La

speranza

che ci sia un disegno più grande o che questa nostra vita possa essere degna di essere vissuta.

Qui si muore tutti, perchè muore la

speranza

! Chi gli dice agli sfortunati, ai malati, ai disabili, ai malati mentali, agli anziani non autosufficienti che ora bisogna far testamento biologico per permettere a qualcun altro di decidere delle loro vite? Percepiranno la cosa per il loro bene o perderanno ogni

speranza

?

Io non permetterò e tanto meno obbligherò mai nessuno di decidere della mia vita, né mi auguro che qualcuno mi metta la sua nelle mie mani. Ognuno è libero di fare ciò che vuole della propria vita, la propria, non quella degli altri.

condividi:         © www.guardacon.me - riproduzione riservata



5 commenti presenti:
# 1 del 26/08/2009 06:33:14 di Anna
0
0
Ciao Daniel. Il caso di Eluana è molto controverso. Sono contraria all'eutanasia e all'idea che a quella povera ragazza, tenuta in vita strenuamente per 17 anni, improvvisamente si sia negata l'alimentazione e si sia deciso di finirla. Ma sono anche contraria all'accanimento terapeutico: le scoperte mediche hanno reso possibile il prolungarsi della vita e non so se sempre secondo la volontà del Signore. Voglio dire che se un corpo è giunto al capolinea e se un'anima deve tornare al Creatore, chi siamo noi per impedirglielo??? Mio padre è morto di tumore, in casa, quando ormai il suo corpo era consumato da terapie inutili e dalla malattia, ma alla fine le cose sono evolute abbastanza rapidamente e fortunatamente nessuno si è permesso di intubarlo o alimentarlo artificialmente prima della sua fine. La madre di una mia amica ora sta morendo di tumore, dopo terapie inutili ma la sua agonia, a differenza di quella di mio padre, è ora prolungata a tempo indefinito perchè le hanno impiantato un CVC e la stanno alimentando artificialmente...
# 2 del 26/08/2009 19:01:00 di Daniel
0
0
Concordo pienamente con te, cara Anna: l'accanimento terapeutico è sostanzialmente l'anticamera dell'eutanasia, perchè accresce notevolmente il rischio che al malato venga solo ritardata la morte, senza apportare benefici, facendolo maggiormente soffrire e quindi prospettandogli come eventuale "soluzione" quella dell'eutanasia.
La questione per me, sarebbe proprio quella di stabilire chiaramente i limiti delle cure, cioè determinare scientificamente quando le terapie diventano accanimenti e non dichiarare o meno che l'eutanasia sia legale, perchè se giunti a questo punto, non può essere questa una soluzione.
C'è da considerare però che per quanto riguarda la povera Eluana, l'equivoco è stato considerare la sua, una condizione di accanimento terapeutico, mentre si è trattato di alimentare una ragazza per 17 anni non autosuffieciente, senza che avesse bisogno di nessuna macchina né particolari cure, quindi la "soluzione" non si può neanche definirla eutanasia, ma solo col suo vero nome, dal dizionario italiano: omicidio.
Purtroppo i confini non sono assolutamente delineati e ogni caso fa storia a sé, percui diventa impossibile avere delle certezze su come bisogna comportarsi in maniera equa ed accettabile da tutti ed è per questo motivo che sono contrario a leggi o a testamenti biologici: queste dovrebbero essere scelte dettate dal cuore (o dalla fede) di ognuno di noi e nel caso che questo non sia possibile, che sia almeno un familiare a far la scelta, non certo politici o medici sconosciuti!
Beppino Englaro ha coinvolto (si è fatto coinvolgere) da altre persone: penso che nessuno su questa terra, gli avrebbe mai rimproverato qualcosa se la decisione fosse stata autonoma.
# 3 del 27/08/2009 06:41:36 di Anna
0
0
Le condizioni che hanno portato Eluana allo stato in cui era non sono state naturali...la ragazza non era autosufficiente non dalla nascita bensì dopo aver un incidente in seguito al quale è stata intubata ed alimentata artificialmente. Ma, dopo un anno, il suo cervello non era più in grado di sostenere le funzioni vitali nè di permetterle, se si fosse risvegliata, di svolgere una vita di relazione, era in stato vegetativo, e allora se l'è dovuta tenere il padre in quelle condizioni per ben 17 anni...http://www.zadig.it/speciali/ee/ee2.htm
Sono d'accordo che coinvolgere le istituzioni sia stato un colpo basso che ha scosso e messo a dura prova la fede e le convinzioni politiche della gente, ma forse è stato il gesto di un uomo svuotato ed esasperato dall'ottusità dei medici che gli hanno messo la figlia in quello stato.
Mi chiedo solo perchè non si sia mosso prima...http://it.wikipedia.org/wiki/Eluana_Englaro, ma forse non poteva portarla a casa tanto facilmente senza cioè un consenso della stessa interessata...
# 4 del 28/08/2009 00:57:10 di Daniel
0
0
C'è una fondamentale domanda, cara Anna, che vorrei farti, ma che non sei obbligata a rispondere: credi in Dio? Scusa se sono così diretto, ma il nostro piacevole colloquio a distanza si dilungherebbe a dismisura se non stabiliamo dei punti fermi, cosa che in effetti si è verificata a larga scala, creando un "caso".
Ti potrei dire di leggere il libro di Stefano Lorenzetto, "Vita morte miracoli", in cui intervista fra gli altri, il dott. Giovanni Battista Guizzetti, geriatra del centro Don Orione di Bergamo, il quale attualmente, assiste 25 persone in stato vegetativo.
Potrà sorprenderti sapere, «che dal 1996 ad oggi, su 69 pazienti passati da questo reparto, ben 12 si sono svegliati da uno stato d'incoscienza giudicato ineluttabile. Hanno riconosciuto i parenti, ripreso a parlare e persino ricordato - ecco l'evento più stupefacente - discorsi e sensazioni relativi al periodo in cui vegetavano».
Lo stesso medico afferma che con le moderne attrezzature e terapie, si salvano molte vite «comportando però, l'interruzione di un processo naturale di morte», percui si possono verificare più facilmente casi come quello di Eluana o Terry Schiavo, da qui il bisogno di stabilire chiaramente il limite oltre il quale c'è l'accanimento terapeutico.
Ma se ormai la situazione è "degenerata" in stato vegetativo, bisogna per forza perdere ogni speranza? Il caso di un suo paziente è emblematico: «ho avuto in reparto Roberto di 30 anni... ha avuto un'asfissia ed è rimasto in stato vegetativo per 17 mesi. Una mattina, all'improvviso, la moglie ha chiamato la caposala: "venga, presto, Roberto ride!" La caposale è accorsa e gli ha detto: "Ciao mi conosci? Sai dove ti trovi?" Lui le ha fatto cenno di sì con la testa. "Tua moglie si chiama Giovanna?" Lui le ha fatto cenno di no, infatti si chiama Ilena. Dopo qualche giorno ha cominciato a parlare e ha ricordato cose che in teoria non avrebbe dovuto sapere, come il dolore provato durante le immersioni nella vasca con il sollevatore usato dalle infermiere».
Se neache i medici si spiegano certe cose che accadono, come si può essere oggettivi in queste situazioni? Chi ti assicura che se Eluana si fosse risvegliata, non avrebbe potuto «svolgere una vita di relazione»?
Il dott. Guizzetti continua: «Se stabiliamo che un essere vivente è persona solo quando esercita determinate funzioni, nel momento in cui le perde diventa lecito fargli qualsiasi cosa... aprirebbe la strada alla soppressione dei malati di mente, dei down, degli handicappati, degli anziani inabili. Lo stato di persona umana non è determinato da una funzione bensì da un'origine. E questa origine è Dio»
Ora, se si è credenti, si accetta con gioia il dono della vita che ci ha dato il Signore, affrontando con fiducia ogni "prova" che si presenta, anche quelle del dolore o della malattia. Risulterà impensabile che qualcuno (tantomeno noi stessi) possa interferire con il "disegno" già stabilito per ognuno di noi.
Se non si ha fede in Dio, si è liberi di affrontare la cosa come si vuole, ma sicuramente non si può pretendere di far cambiare idea ad un credente. Promuovere iniziative tipo il testamento biologico, implicitamente è come se si dicesse: "Sappi che Dio non esiste, quindi non hai obblighi con nessuno, di conseguenza perchè continuare a soffrire aggrappandoti ad una vana speranza? Firma qui e dammi la possibilità di sopprimerti quando diventerai un peso per la società!".
All'ultima domanda «Dovesse capitare a lei un accidente cerebrovascolare, che cosa vorrebbe che facessero colleghi e familiari?» il dottore risponde: «L'unica cosa che spero di trovare nella mia vita è qualcuno che mi voglia bene. Oggi l'atto medico è troppo sbilanciato sulle cure anzichè sul prendersi cura. Siamo prodighi di medicine e avari di carezze. Se perderò la facoltà dell'intelletto, qualcuno deciderà per me. L'importante è che lo faccia con amore.»
# 5 del 28/08/2009 07:33:36 di Anna
0
0
Si Daniel, credo in Dio, al punto da pensare anch'io che non si può decidere della propria o dell'altrui vita: è solo il Signore che dona e toglie la vita. E' proprio vero, ognuna è una storia a sè e i casi di quelle persone che si sono risvegliate dal coma vegetativo sono meravigliose. Ma è l'uomo che provoca questa condizione, è l'uomo la causa...Non nego neanche il valore della sofferenza che è un'esperienza profonda e che può ancor più avvicinarci al Signore, tanto più che critico la medicina moderna quando elimina il dolore da un'esperienza che invece andrebbe vissuta con dolore, il parto. La ricerca del piacere e la negazione del dolore sono in fondo alla base del mondo moderno. E anch'io, nel momento in cui mi dovesse accadere un accidente cerebrovascolare, vorrei che ci fosse qualcuno che si prendesse cura di me. In fondo come è difficile stabilire qual è la volontà di Dio che coinvolge l'uomo e si serve anche dell'uomo...Ok penso di aver esaurito le argomentazioni. Ti ringrazio per essermi stato dietro in questi ragionamenti. Sei stato davvero disponibile e sincero. Grazie e buona giornata. Anna




Consulta le caratteristiche del Service Video: registrazione e diretta streaming per tutti gli eventi!
Service video



GCM Tv La WebTV di GuardaConMe
dirette streaming e video on-demand
Festa degli Amici Verona
subscribe to Newsletter
By subscribing, you will receive free news site, the messages of Medjugorje, communications...
I have read the information and consent:
Foto straordinarie o particolari: la guida tecnica
ultimo aggiornamento 28/07/2016
notizia flash
17/02/2016:
A Loreto si grida già al miracolo di San Leopoldo. A dare l’annuncio stamattina lo stesso Arcivescovo delegato pontificio di Loreto e della basilic

lo shop di GuardaConMe!

I video degli incontri di preghiera su DVD

Padre Felice Monchieri saluta e benedice gli amici di Guarda Con Me
Partecipa al sondaggio:
Nel mondo si vivrebbe meglio con più..
benessere
amore
preghiere
solidarietà
armonia
conversioni
  
Medj. La presenza di Maria
Il numero di ottobre 2017 de La presenza di Maria
libri cattolici:
tag cloud: news & foto
si parla di...
Dio

di questi luoghi...

e in generale...
vedi tutti i tag
ultimo commento blog
La bella storia di Elena Artioli di raffaello
La Madonna di Medjugorje dice: "Se sapessi quanto ti amo, piangeresti di gioia". Io non piango di gioia, ...
una foto a caso
ultima richiesta
Anna: per Loredana malata di cancro solo u miracolo può salvarla..a Te Gesù ...
Attenzione: consulta le
Informazioni e Copyright
riguardanti foto e testi

Cookie Policy

© 2008-2025 Guarda Con Me
tutti i diritti riservati