Ostensione Sacra Sindone 2010 a Torino
Domenica 11 aprile, siamo stati a
Torino
per l’
ostensione
della Sindone: un’esperienza unica! L’evento, iniziato il 10, continuerà fino al 23 maggio 2010 e per parteciparvi, bisogna effettuare una prenotazione online.
Attualmente, sono rimasti solo pochi posti liberi in orari "scomodi" (sette di mattina). In pratica, si può prenotare la visita dalle 7 fino alle 22, ad intervalli di un quarto d’ora, ma come detto, ormai già da tempo, quasi tutti i posti sono esauriti. Ecco il
link delle prenotazioni e il
sito ufficiale .
Considerando che il numero di persone per ogni quarto d’ora, è di circa un migliaio, si fa presto ad immaginare la quantità notevole di visitatori totali! Per chi ha prenotato, consiglio di recarsi presso il
Duomo
, almeno 2 ore prima dell’orario previsto, visto l’inevitabile e lunghissima coda che si forma all’entrata.
Notevole, è anche la presenza dei volontari che cercano di organizzare al meglio la cosa, ma ho constatato che è praticamente impossibile gestire migliaia di persone, soprattutto quando ci sono gruppi numerosi, che offrono la possibilità di "intrufolarsi" a chi magari non ha prenotato (suggerimento?). Nessun grosso problema, ma l’estenuante attesa dovuta per la fila, con qualche intoppo strada facendo come detto, "rovina" un po’ l’atmosfera dell’evento.
C’è da considerare però, che l’entrata principale del
Duomo
è libera e senza attesa, e si può visionare comodamente la Sindone anche se da una distanza maggiore. Con l’ausilio di un binocolo poi, la si può apprezzare meglio e sicuramente più a lungo, rispetto ai 15 minuti (scarsi) a disposizione con la prenotazione.
Si rimane comunque a "bocca aperta", quando ci si trova difronte al telo: vedere l’impronta di un uomo, con tutte le ferite e il martirio subito, fa rivivere in prima persona quelle sofferenze. Credere che quell’uomo sia
Gesù
Cristo e che l’impronta sia dovuta all’
energia
sprigionata dalla Sua resurrezione, è qualcosa di magnifico e al tempo stesso misterioso, tanto risulta difficile per un essere umano capire cosa si ha davanti.
Ci sono state numerose ricerche scientifiche a riguardo, e la più famosa è quella della datazione con il C14: sebbene ci sia chi afferma che il calcolo sia preciso e questo farebbe risalire il telo ad un tempo compreso tra il 1260 e il 1390 d.C., tale esame è da ritenersi inconsistente, quindi non veritiero. Gli stessi autori degli esami hanno espresso perplessità, come chiaramente esposto nel blog del giornalista
Tornielli .
Cercare di capire come si sia impressa l’immagine, si rimane affascinati dai misteri che il telo cela, e paradossalmente, basterebbero questi misteri irrisolti per convincersi dell’autenticità. Com’è possibile, ad esempio, che sotto le macchie di sangue, non compaia l’immagine? Sembrerebbe quindi che si siano formate prima dell’immagine. Perchè il negativo fotografico (vedi mia foto in alto) è in pratica un positivo? Le tecniche fotografiche sono state scoperte solo recentemente. Se fosse un dipinto, come mai le fibre interne non sono impregnate? Non c’è neanche superficialmente la presenza di pigmenti coloranti.
La spiegazione più condivisa è che l’immagine sia stata impressa da un lampo di luce o un fascio di particelle: "...nessuno però ha potuto fornire una spiegazione credibile della causa che avrebbe sprigionato questa radiazione." (da
Wikipedia ). Difficile, dico io, spiegare scientificamente un fenomeno soprannaturale, ma proprio per questa impossibilità, quindi per esclusione, la Sindone di
Torino
non può che essere autentica!
Fermo restando che un credente non ha bisogno di prove (altrimenti che fede sarebbe?!), ecco il mio video riguardante questa meravigliosa esperienza: