La Natività di Gesù Cristo in un santino
Immaginetta
La nascita del Signore ha ispirato artisti, incisori, compositori, che attingendo ai temi e motivi della tradizione, hanno inteso rappresentare, insieme all’evento centrale, aspetti narrativi e devozionali, spunti realistici, richiami all’
iconografia
colta e alle tradizioni popolari.
Questa immaginetta devozionale del XIX secolo, di area tedesca, presenta una
iconografia
composita, con un elemento di originalità; nella scena, infatti, oltre ai protagonisti consueti, campeggia un
angelo
che sorregge un alberello, arricchito di piccole luci.
Si tratta di una siderografia merlettata, con una filettatura dorata che incornicia l’interno: fa parte della collezione di Ennio Belotti, di Lovere (BG), il quale ha messo a disposizione, in DVD, alcune riproduzioni del suo materiale: xilografie, incisioni, stampe e immagini devozionali di contenuto religioso, che spaziano tra il XVI e XX sec. (1)
La didascalia riporta, in lingua latina e inglese, le parole del v
angelo
con cui l’Angelo dà il lieto annuncio della Nascita del Signore
Gesù
: “Ecco, vi annunzio una grande gioia: oggi è nato per voi nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore” (Lc 2, 10-11).
Articolata su più registri, la composizione mostra in primo piano la Sacra Famiglia, attorniata dagli offerenti, umili pastori richiamati dall’annuncio, prostrati in adorazione del Dio Bambino, mentre sullo sfondo, e nell’alto del cielo, si stagliano le figurazioni angeliche, caratterizzando il momento festoso con la loro esultanza.
Uno dei presenti indica le schiere degli angeli, percepibili in lontananza, e testimonia così l’intima adesione al loro messaggio, che ha preparato l’incontro degli uomini con il Re dei cieli. Di fronte a lui, l’
angelo
richiama coloro che sopraggiungono, invitandoli ad avvicinarsi per contemplare il Bambino
Gesù
.
L’originale figurazione dell’alberello trattenuto da un
angelo
al centro della scena, rimanda al tema della luce; sembrano piccole candele, a illuminarlo, come si usava in ambito tedesco già a partire dal XVII secolo.(2)
Molti i rimandi tematici e iconografici presenti nell’immaginetta. Innanzitutto la posizione di Maria con le mani giunte, richiama il tema dell’Immacolata, consapevole dello stato di grazia che Dio le ha donato. Giuseppe è raccolto, il suo stupore per il Bambino che non è suo figlio secondo la carne, diventa un accoglimento premuroso: tende infatti la mano verso di Lui, Dio fatto uomo, che la voce divina gli aveva in sogno preannunciato, chiamandolo a legare il suo destino a questa nascita singolare.
L’astante di fronte alla mangiatoia apre le braccia, ed è prostrato in ginocchio; non solo si protende verso il Salvatore, ma sembra volerlo prendere in sé, per vivere pienamente la sua presenza.
L’insieme della figurazione, con i suoi protagonisti centrali e secondari, sembra costruito secondo uno schema circolare: la luce del Bambino promana d’intorno, e si riflette sui presenti, evidenziandone i gesti, che sembrano descrivere un cerchio ideale, al cui centro è Maria, e il cui apice è nell’alberello che illumina, con il suo fulgore sommesso ma splendente nel buio dell’ambiente, richiamando con forza le parole evangeliche “Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita (3) ”, e conferendo inoltre alla rappresentazione una unità compositiva incentrata, appunto, sul tema della luce, quale dono celeste, che risplende nel Bambino
Gesù
, e ricchezza interiore per ogni uomo, che con la sua venuta riceve il dono illuminante della Parola.
“Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce: su coloro che abitavano la terra tenebrosa, una luce rifulse”(4) ; la liturgia del Tempo di
Natale
celebra, con le parole del profeta Isaia, la nascita di Cristo-luce, e il suo disegno salvifico per la redenzione di ogni uomo, chiamato ad accogliere nell’intimo il dono di questa luce.
di Stefania Colafranceschi(1) Vd Maria Gabriella Alessandroni, Tesori nelle mostre virtuali 1 – La collezione di Ennio Belotti su DVD, in Notiziario A.I.C.I.S, XXV,290, luglio-agosto 2008 pp 7-10.
(2) A.M.Ravaglioli, Natale
di gioia negli occhi e nel cuore, C.E.C.C. 1993, p.63.
(3) Gv 8,12.
(4) Is 9,2.