A proposito di Halloween

Halloween
di Annalisa Colzi - Sabato 29 ottobre sarò a Bologna per una
conferenza
su Halloween e devo dire che sono contenta di poter parlare di questa realtà che oggi ha invaso gran parte del pianeta Italia e non solo.
L’invito mi ha «costretta» ad informarmi in maniera adeguata sull’argomento, anche se a dire il vero, la ricerca l’avevo già fatta alla fine dell’inverno precedente per inserirla nella nuova edizione del libro «Come satana corrompe la società».
Non è stato facile capire la genesi di tale ricorrenza. Ho guardato su internet, letto qualche libro, ma tutti sono concordi nel dire che l’attuale ricorrenza che si festeggia la notte di Halloween risale ai Celti, popolo pagano precristiano.
Non del tutto convinta da questa spiegazione ho ricercato ulteriori informazioni e sono arrivata alla conclusione che i Celti c’entrano poco o niente con la festa orrenda che oggi molti osannano. Halloween, non dobbiamo dimenticare, che ha un significato prettamente cattolico, poiché la parola tradotta significa «Vigilia di Ognissanti». I Celti invece festeggiavano Samahin (fine dell’estate) in onore del loro capodanno. I Celti credevano che in questa notte la barriera che separava i vivi dai morti si assottigliasse e le anime dei defunti passassero nel mondo dei vivi. Una volta superata la barriera si recavano nelle case dove avevano vissuto. Se vi trovavano la tavola apparecchiata se ne tornavano via felici, mentre invece se non trovavano niente, facevano degli scherzetti. Ecco, penso che solo questa sia l’eredità dell’odierna festa pagana che si ricorda nella notte di Halloween. Tutto il resto mi sembra una leggenda metropolitana.
Il problema principale non è tanto quello di capire se vi è un legame o meno con i Celti. Il problema principale è capire quello che alcuni personaggi hanno voluto far diventare questa notte. E’ chiaro che dietro c’è una regia occulta. Mi spiego. Halloween nasce con il culto ai santi, nasce per festeggiare queste figure luminose. La festa pagana che si festeggia in questa notte è l’esatto opposto. Inizialmente in Irlanda e poi in America si festeggiava questa festa per esorcizzare la morte, ma poi l’horror ha preso il sopravvento e oggi in questa notte succede di tutto. La Wicca (congrega delle streghe) in questa notte compie uno dei loro sabba, mentre i satanisti celebrano riti in onore di satana.
I
giovani
si dilettano in sedute spiritiche, travestimenti horror, evocazioni di morti ecc… Ed è questo uno dei problemi principali legati a questa notte. C’è la reale possibilità di rimanere contaminati da influssi malefici. L’altro problema è la soppressione della festa dei santi. Distratti dalla festa ludica e apparentemente innocua dei festeggiamenti pagani, si rischia di non pensare più al vero significato di tale festa. Oggi la parola Halloween ha assunto il significato di macabro, di travestimenti, di vampiri, di streghe, di pipistrelli. Ma non è così! Halloween vuol dire: «Vigilia di Ognissanti». E i santi sono luminosi esempi per la nostra vita. Riprendiamoci la parola Halloween e lasciamo per strada il significato diabolico e pagano che il mondo gli ha dato
di Annalisa Colzi