Benedetto XVI annuncia il viaggio in Messico e a Cuba
Vergine di Guadalupe
Benedetto XVI
si recherà in Messico e a Cuba prima della Pasqua 2012. Lo ha annunciato durante la messa per il bicentenario dell’indipendenza dei Paesi dell’
America Latina
e dei Caraibi celebrata lunedì pomeriggio, 12 dicembre, nella basilica Vaticana.
Con questa iniziativa la Pontificia Commissione per l’
America Latina
ha voluto gettare un ponte spirituale tra la Santa Sede e le varie nazioni del Continente. Al rito in San Pietro hanno partecipato rappresentanti degli episcopati locali, del Consiglio episcopale Latino-americano (Celam), della Conferenza episcopale spagnola, ed esponenti dei vari governi e del mondo culturale e accademico.
Con il Papa hanno concelebrato i cardinali Bertone, segretario di Stato, Ouellet, prefetto della Congregazione per i Vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l’
America Latina
, Rivera Carrera, arcivescovo di México, per le popolazioni di lingua ispanica, e Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida, per quelle di lingua portoghese.
All’inizio della messa, giovani con le bandiere dei Paesi latinoamericani si sono disposti accanto all’immagine della
Vergine di Guadalupe
posta ai piedi dell’altare della Confessione. Guzmán Carriquiry, segretario della Pontificia Commissione per l’
America Latina
, ha letto alcuni testi sulla storia dell’immagine e della sua apparizione all’indio Juan Diego, e altri sul bicentenario dell’indipendenza, dai quali si comprendono i motivi della devozione mariana dei popoli del continente.
Il cardinale López Rodríguez, arcivescovo di Santo Domingo, ha poi recitato la preghiera alla
Vergine di Guadalupe
, composta per l’occasione. Il coro Musicanova, diretto dal maestro Barchi insieme al coro della Cappella Sistina, ha eseguito il
Kyrie, il
Gloria, il
Sanctus e l’
Agnus Dei della
Misa criolla del compositore argentino Ariel Ramírez.
Erano presenti diciassette cardinali, tra i quali Sodano, decano del Collegio, numerosi presuli e prelati della Curia Romana e dell’
America Latina
. Con il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede erano l’arcivescovo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, e i monsignori Wells, assessore, Balestrero, sotto-segretario per i Rapporti con gli Stati, Nwachukwu, capo del Protocollo. Accompagnavano il Pontefice gli arcivescovi del Blanco Prieto, elemosiniere, Harvey, prefetto della Casa Pontificia, il vescovo De Nicolò, reggente della prefettura, i monsignori Gänswein, segretario particolare, e Xuereb, della segreteria particolare, e il medico personale Polisca.
In ogni Paese dell’
America Latina
la solennità della
Vergine di Guadalupe
è stata celebrata con grande partecipazione di fedeli. In Argentina il cardinale Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires, durante la messa ha ricordato la figura di Juan Diego, il quale non mise in discussione la fede per aver ricevuto un messaggio e un segno straordinario. «Così è - ha detto - il popolo latinoamericano. Non si lascia trasportare da nessuna cosa che gli sembri straordinaria. Al momento si disorienta, ma nelle sue radici non si lascia deviare. Il battesimo - ha aggiunto - è permeato profondamente, anche quando la sua fede è vituperata, disprezzata o perseguitata».
fonte: www.osservatoreromano.va
# 1 del 07/01/2012 18:46:40 di
monica
0
0
ciao daniel, forse non c entra niente con il viaggio del papa, ma mi è arrivata una mail che parlava del profeta malachia che diceva che questo sarebbe stato l ultimo papa, cosa ne pensi tu e come mai è tornato alla ribalta malachia? e poi sarà un vero profeta? grazie monica
# 2 del 08/01/2012 01:24:51 di
Daniel
0
0
Le "profezie di Malachia" (vescovo irlandese) sono del 1140, però furono pubblicate solo nel 1595. Già questo è strano, tuttavia la maggior parte dei riferimenti ai Pontefici anche dopo tale data, sorprendentemente sono azzeccati.
Ad esempio Clemente XII (1730-1740) nella profezia viene definito "Columna excelsa" ed effettivamente questo papa è ricordato sopratutto per i grandi e lussuosi edifici che fece erigere.
Durante il pontificato di Pio IX (1846-1878), il più lungo di tutta la storia, Roma divenne capitale dell’Italia unita. Lo stemma della dinastia sabauda, è una croce bianca in campo rosso: sulla città di Roma alla croce papale si sovrappose quella sabauda e Malachia lo descrive con "Crux de cruce".
"Flos florum" (fiore dei fiori) è riferita invece a Paolo VI (1963-1978) e secondo il simbolismo floreale significa il giglio, presenti nello stemma di questo papa.
Di questi riferimenti ce ne sono 112 e il penultimo, "De gloria olivae" è appunto in relazione a Benedetto XVI, indicato con il segno dell’ulivo, simbolo di pace.
L’ultima profezia è "Petrus romanus": significa che Papa Ratzinger sarà l’ultimo pontefice e poi verrà un nuovo Pietro che "restituirà il mandato e chiuderà per sempre le porte del mondo?
Malachia conclude la profezia con queste parole: "Durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa, siederà Pietro il romano, che pascerà il suo gregge tra molte tribolazioni; quando queste saranno terminate, la città dai sette colli sarà distrutta, ed il temibile giudice giudicherà il suo popolo. E così sia."
Non viene però specificato se "Pietro il romano" sia il successore del 111° Papa, cioè Benedetto XVI, quindi potrebbero esserci comunque altri papi prima della "fine del mondo" (io invece definirei più propriamente, un cambiamento drastico dei tempi). Però potrebbe essere addirittura contemporaneo!
Infatti nessun pontefice per tradizione assume il nome Pietro, e Malachia non specifica che Pietro Romano sia un Papa. Ora, chi regge la chiesa in assenza di pontefice? Il cardinale camerlengo. E chi è l’attuale camerlengo, dal 4 aprile 2007? È il cardinale PIETRO Tarcisio Bertone nato a ROMANO Canavese...
Come vedi, sono molte le coincidenze, e non è detto che siano reali profezie... o forse si?
# 3 del 06/02/2012 01:04:59 di
luigi
0
0
carissimi è l’ultimo papa il prossimo dolce cristo in terra è mons.bruno forte il vescovo cattolico che deve combattere l’anticristo finale(obama)nei prossimi tre anni vedremo lo svolgersi degli eventi piu’ chiaramenti la grande apostasia ci liberera’ dai dubbi attuali chi seguira’ il papa non fara’ naufragio nella fede