Il vescovo Pellegrini: Islam, esorcisti e Medjugorje
PORDENONE. L’imam ha più volte chiesto un cimitero islamico in città. E l’amministrazione comunale ha più volte risposto che quello cittadino è laico e quindi disponibile ad accogliere i defunti di qualsiasi confessione religiosa.
C’è un precedente, quello del Comune di Bolzano, che riserva uno spazio per le sepolture di rito islamico, ottenendo anche il placet della diocesi. Il
vescovo
, monsignor
Giuseppe Pellegrini
, da un anno insediato in diocesi, ha già incontrato i rappresentanti della comunità islamica locale, e si è detto «contento del clima che si respira».
Eccellenza, gli islamici chiedono un cimitero per loro.«Non vedo cosa ci sia di male se gli enti amministrativi decidessero di destinare un terreno alla sepoltura degli islamici. Dico questo perché il cimitero è materia civile e non religiosa. Ognuno ha il diritto di seppellire i propri morti. I cristiani in più parti del mondo chiedono propri luoghi di culto. Ecco, questo avviene sulla base del principio della reciprocità, per tutte le religioni. Se c’è forte tradizione, però, è anche giusto che noi cattolici siamo riconosciuti come tali negli altri Paesi».
Guardando in “casa nostra”, anche i tradizionalisti chiedono spazio.«Con il motu proprio Benedetto XVI ha stabilito che non c’è un altro rito nella Chiesa cattolica, ma lo stesso rito con due forme, una ordinaria e una straordinaria. Ai vescovi è stato chiesto di concedere, se ci sono persone che per motivi seri intendono seguire la forma straordinaria, la possibilità di esercitarla. Nella nostra diocesi è possibile ogni domenica alla Santissima».
In un passato più o meno recente vi sono stati fenomeni definiti più o meno prodigiosi. Anche in questa diocesi.«Definire il miracolo non è facile, nè la presenza dello straordinario nell’ordinario. Gesù stesso parlava di segni, a partire dal primo, il miracolo delle nozze di Cana. La Chiesa è prudente, sappiamo che non tutto è straordinario».
Ha nominato due esorcisti, coprendo un ruolo vacante da tempo.«Contro il male, come diceva San Paolo, abbiamo le “armi” della preghiera e della vita cristiana vissuta bene. Ho nominato due esorcisti, don Sergio Deison e don Alberto Arcicasa, invitando chiaramente altri ad astenersi dall’esorcismo».
E tutti gli altri sacerdoti?«Possono dialogare».
Il fenomeno delle sette?«Quello della secolarizzazione è coinciso con l’espandersi delle sette, che qui sostanzialmente non ci sono».
Medjugorje è meta di tanti pordenonesi. A Cordenons la veggente non è venuta, ma ad attenderla c’era tanta gente.«Io stesso autorizzai l’incontro: le persone possono pregare insieme. Su Medjugorje la Chiesa non si è ancora espressa: ci sono aspetti di difficile interpretazione. Ma dei frutti di Medjugorje non possiamo non tenerne conto: c’è gente che prega, si confessa, si converte. Non saranno mica tutti “matti”? Attorno a quella realtà sono nate tante opere cristiane e assistenziali, gruppi di preghiera, di recupero. Non è facile definire un’apparizione, ma i segni buoni ci sono. L’importante è che tali esperienze siano seguite da un prete diocesano».
Altri “eventi” straordinari...«Erano “fai da te”: tramontati da soli».
fonte: messaggeroveneto.gelocal.it
# 1 del 13/04/2012 22:16:28 di
Paolo Angioni
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Il cimitero, Campo Santo, è per tutti, cattolici, protestanti, ebrei, musulmani, atei, santi, farabutti,... almeno così è ad Iglesias, la mia città. Non trovo motivo di creare spazi "particolari".
I morti son tutti uguali (vedi la poesia si Totò), perchè creare steccati anche in cimitero?
# 2 del 13/04/2012 22:24:55 di
Daniel
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Giusto Paolo! Il vescovo ha risposto diplomaticamente, in realtà però si aggiungerebbero ulteriori divisioni, quando non ce ne sarebbe bisogno
# 3 del 23/02/2013 22:49:06 di
Domenico
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Anche il Vescovo di Mostar con tutto il rispetto che gli è dovuto, dovrebbe concludere che i milioni di pellegrini che si recano nel territorio della sua Diocesi a Medjugorje non sono tutti matti.Domenico.