Donarsi al prossimo come stile di vita: la storia di Mary
«Bisogna sempre chiedere il dono dello Spirito Santo. Che sia Lui a guidarci, in tutto e per tutto. A testimoniare con la nostra semplicità, con il nostro amore, con i nostri difetti»
Queste sono le parole di Mary, operatrice socio-sanitaria, attualmente disoccupata, volontaria dell’associazione Mir I Dobro e Giovane Apostola della Divina Misericordia con Maria Regina della Pace.
Una vita donata al prossimo. Ai malati terminali, ai più poveri, agli emarginati, ai tossico dipendenti. Con la fedeltà rivolta al Signore e alla Madonna, lei aiuta i fratelli meno fortunati. Come Luciano, marito di Chiarina Daolio, presidente dell’associazione. E’ mancato recentemente, il 2 marzo: gli è stata sempre vicino, tutti i giorni per diversi mesi.
«E’ stata un esperienza “tosta”, perchè si vive a tu per tu» - racconta Mary - «e anche lui la viveva con familiarità. Diceva più con noi che non magari con i familiari. A Chiarina diceva: “tu hai le tue cose da fare, quindi vai: io sono assistito”... Quando poi è deceduto, il pianto c’è.»
«Auguro a tutti i giovani di incontrare l’amore di Dio... la Misericordia di Dio è grande, non ci abbandona mai. Della provvidenza c’è sempre bisogno: bisogna solo avere forza e fiducia.»