Il numero di ottobre di Medjugorje La Presenza di Maria
E’ in edicola il numero di ottobre di Medjugorje la presenza di Maria. In copertina la bella immagine di Ivan durante il toccante momento dell’apparizione quotidiana della Gospa
avvenuta all’interno della chiesa del Santissimo Crocifisso a Como al culmine di un gesto mariano promosso dal locale gruppo di preghiera.
Il servizio di apertura è dedicato, appunto, alla testimonianza del veggente di Medjugorje e, a seguire, ospitiamo la storia di conversione di Sabino Simone, fondatore e anima dell’associazione Medjugorje Como: «Cercavo un segno per credere alle apparizioni. È stato un racconto della veggente Marija a farmelo riconoscere».
Si prosegue con la storia di Elena Artioli, una giovane fisioterapista che nella sua vita ha già fatto una duplice scoperta: la malattia e l’avvenimento di Medjugorje. Dalla terra della Gospa ecco una bella intervista a
Roland Patzleiner
, musicista assai noto ai devoti della Regina della Pace. Una conversione “difficile” la sua. Ha spiegato, infatti, che «più lui si allontanava dalla fede e più la Madonna gli faceva sentire la propria presenza».
Da Medjugorje a Bologna. Per riportare il senso e il contenuto di un progetto legato a un percorso assistenziale personalizzato per le famiglie che hanno un parente in stato vegetativo o di minima coscienza. Si tratta di una casa d’accoglienza nata in collaborazione con l’associazione “Insieme per Cristina”, dal nome di Cristina Magrini, della cui drammatica vicenda più volte la rivista si è occupata grazie alla nostra Francesca Golfarelli.
Per la sezione dedicata ai santuari d’Italia siamo andati a Caravaggio, nella bassa Bergamasca. Un luogo assai amato dai pellegrini; un punto vitale della devozione a Maria perché testimonia il desiderio dei credenti di vivere nel presente la memoria di un’apparizione a Caravaggio della Vergine a una piccola contadina di nome Giannetta.
Da non perdere poi un approfondimento sui molteplici tentativi dell’ideologia scientista di definire da sé i confini per cui una vita vale la pena che “viva”. Un percorso pericoloso che porta inevitabilmente verso una selezione inumana; per colpire con ferocia i più indifesi. Una mentalità sempre all’offensiva a cui nel tempo si sono opposte anche eminenti personalità del campo scientifico come il medico francese Jerome Lejeune, ormai prossimo alla beatificazione.
E a proposito di persone che difficilmente sarebbero nate, la rivista dedica un ampio affresco alla figura di un santo sociale molto amato: Giuseppe Cottolengo. Ripercorrerne la sua vita avventurosa e bella è stata anche l’occasione per andare a vedere le opere nate dal suo carisma. E che il mensile riporta con testimonianze e interviste.
Infine, come sempre, le rubriche. La Catechesi curata da Marco Invernizzi; il Diario di un pellegrino scritto da padre Massimo Rastrelli; la rubrica degli appuntamenti e quella delle guide di Medjugorje; e, per la sezione dedicata ai libri, ci siamo soffermati sul libro di Francesco Agnoli dal titolo significativo: “Scienziati, dunque credenti”.
Buona lettura a tutti
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