Piazza San Pietro, Roma, 11 febbraio 2013
Il report di Marco Piagentini che nella giornata “storica” di ieri, dopo l’annuncio delle dimissioni di
Benedetto XVI
, è partito da Terni alla volta di
Roma
.
Ieri sera verso le 19:30 continuavo a guardare meditabondo l’infinito attraverso lo schermo del computer, cercando in qualche modo di farmi una qualche idea di quanto accaduto, attraverso i tanti siti di notizie, ma soprattutto i tanti utenti dei social network: ognuno sembrava sapere la sua, ognuno aveva la sua opinione già formata, buona parte pure il proprio giudizio ... io mi sentivo e mi sento ancora “disorientato”...
Poi ad un certo punto fra un post e un altro noto un commento... un qualcuno che parlava vagamente di un Santo Rosario alle 21.30 in piazza
San Pietro
per il Papa... e così, per istinto, mi sono messo in macchina e sono partito.
Pioveva. Tanto. Ma dovevo pure lavare la macchina, quindi tutta provvidenza ... la cosa incredibile è che non ho trovato un semaforo rosso (!!!) fino a quello prima di via della Conciliazione ... per cui alle 21.30 ero li puntuale.
Non mi aspettavo di trovare tanta gente, e non ne ho trovata ... a
Roma
tutto il pomeriggio aveva piovuto a dirotto e continuava a farlo al mio arrivo ... così mi sono avviato verso piazza
San Pietro
e mi sono unito al modesto gruppetto che non si era fatto intimorire dalla pioggia, che prontamente terminò poco dopo.
Un
rosario
semplice, di quelli del tipo “mitragliato” (purtroppo) .. ma pur sempre un Santo Rosario ... in un atmosfera piuttosto surreale ... una Piazza
San Pietro
vuota, le due finestre degli appartamenti papali accese, le macchine della polizia che continuavano a girare intorno alla piazza, e poco fuori i media che si affrettavano in fretta e furia ad attrezzare le proprie postazioni in vista del tour de force a cui saranno chiamate per documentare tutti gli accadimenti dei prossimi giorni che in buona parte saranno delle novità senza precedenti nella storia della Chiesa.
Pensate solo alla macchina che dovrà portare il Papa fuori dal vaticano “da vivo”, e un Santo Padre doversi rivolgere al suo predecessore sapendo che questi lo ascolta non dal cielo, ma dalla terra ... ma sono solo due dei tanti esempi che si possono citare.
Io stavo li nella piazza e mi guardavo intorno ... partecipavo al Rosario “a distanza” ... mi guardavo intorno, facevo qualche scatto ... osservavo il comportamento della gente ... emblematico il comportamento di un prelato solitario che, coperto da un evidente mantello, ad un certo punto ha tagliato tutta la piazza a passo rapido, si è portato nel punto più vicino possibile davanti a
San Pietro
, ha pregato un paio di minuti , e se n’è andato con lo stesso passo tagliando l’altra metà della piazza ...
A questo gruppetto se ne sono poi aggiunti altri, anche di altre lingue, ad arrivare e a pregare il Rosario ... posso solo testimoniare che a me sembravano tutti disorientati ... ma magari era solo il mio stato d’animo a farmi vedere le cose così.
Ad un certo punto ho sfiorato uno scatto d’agenzia ... il Santo Padre si è affacciato per un istante alla sua finestra, dall’interno ... e poi si è allontanato, non appena qualcuno se n’è accorto ed ha iniziato a gridare, e con lui tutti i ragazzi che, terminato il
rosario
, tentavano in pochi qualche coro in stile gmg ...
E io che pochi secondi prima avevo il teleobiettivo puntato ...
Che senso ha avuto questo blitz a
Roma
? Ancora non lo so ... ma fra tutte le cose che ho visto passare a me nel pomeriggio, una sola frase mi tornava in mente più prepotentemente: «Non lasciatemi solo, pregate per me, perché io non fugga per paura dinanzi ai lupi» .. una frase pronunciata il 24 Aprile 2005 nell’omelia della Messa per l’inizio del ministero petrino.
Senza ALCUN riferimento alla “fuga” ... io per adesso mi sento di condividere solo una vaga impressione: “abbiamo pregato poco” ... e la mia coscienza mi ha chiesto di dare un segno di reazione. Tutto qui.
Per il resto, non posso far altro che ri-citare l’ultimo frammento del messaggio da Medjugorje del 2 Gennaio 2013: “ .... Figli miei, pregate per i pastori. Che le vostre labbra siano chiuse ad ogni condanna, perché non dimenticate: mio Figlio li ha scelti, e solo Lui ha il diritto di giudicare. Vi ringrazio”
Ave Maria!
Marco.