Papa Francesco, venuto da lontano è già nei nostri cuori
Il viso sorridente, l’atteggiamento umile e sereno.
Jorge Bergoglio
è il successore di Pietro.
E’ il primo
Papa
Gesuita e il primo dal sud America. Argentino, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origini piemontesi, è sempre stato vicino alla gente, ai poveri (ha vissuto in un modesto appartamentino e per spostarsi usava i mezzi pubblici).
Non posso non dire che essendo io nato in Argentina, è un motivo in più per provare simpatia per questo
Papa
. Ma l’enorme emozione è la scelta del nome:
Francesco
. Una scelta coraggiosa, che riempie il cuore di gioia. Il Santo per eccellenza! Fin da quando Benedetto XVI auspicava un rinnovamento della
Chiesa
, pensavo fra me e me: "ci vorrebbe un nuovo
Francesco
!"
Da qualche anno seguo la fraternità dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) e così Gianfranco, professo dell’ordine, ha voluto salutare l’arrivo del nuovo papa: «
Francesco
, un papa gesuita che sceglie la carità e l’umiltà del nostro fratello di Assisi. Teologia e povertà. Preghiera e fraternità, gioia, servizio. Dopo 800 anni
Francesco
parla ai nostri giorni della santità che senza tempo viene dal Cristo. Sia lode all’altissimo Padre con l’altissimo Figlio e l’altissimo Spirito che tutto illumina»
La sensazione è che il Santo Padre
Francesco
abbia già conquistato i cuori di tutti, con la sua semplicità e con le belle parole pronunciate appena eletto: «Fratelli e sorelle... buonasera! Voi sapete che il dovere del conclave, era di dare un vescovo a
Roma
. Sembra che i mie fratelli Cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo! Ma siamo qui... Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di
Roma
al suo vescovo, grazie. E prima di tutto, prima di tutto, vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI... preghiamo tutti insieme per lui perchè il Signore lo benedica e la
Madonna
lo custodisca.»
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male.
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte, amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli, amen.
«E adesso, incominciamo questo cammino, vescovo e popolo. Questo cammino della
Chiesa
di
Roma
che è quella che presiede nella carità tutte le chiese. Un cammino di fratellanza, d’amore, di fiducia fra noi. Preghiamo sempre per noi, l’uno per l’altro. Preghiamo per tutto il mondo, perchè ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di
Chiesa
, che oggi incominciamo e che mi aiuterà il mio Cardinale Vicario qui presente, sia fruttuoso per l’evangelizzazione di questa tanto bella città...»
«E adesso vorrei dare la benedizione, ma prima vi chiedo un favore. Prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi preghiate il Signore perchè mi benedica. La preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo vescovo... Facciamo in silenzio questa preghiera, voi su di me...»
«Adesso vi darò la benedizione a voi e a tutto il modo, a tutte gli uomini e donne di buona volontà... -
Urbi et Orbi, con indulgenza plenaria - ... Fratelli e sorelle, vi lascio, grazie tante dell’accoglienza. Pregate per me e ci vediamo presto. Domani voglio andare a pregare la
Madonna
perchè custodisca tutta
Roma
. Buona notte e buon riposo.»