Mysterious lights above the Apparition Hill
Una nuova
foto straordinaria
sta circolando su internet in queste ore. Provenienza? Medjugorje, of course!
Anzi, una serie di foto! Sono state scattate dai sig.
Mario Gerussi e Nadir Cukurija, fotografi "professionisti" di un’azienda di Sarajevo, la
Innovattivo. Erano intenti ad effettuare degli scatti per un cliente a Medjugorje il 24 maggio, quando si sono accorti di questi bagliori sopra la collina del
Podbrdo
.
«Eravamo sul tetto con la camera montata presso l’hotel dove stavamo girando, la luce apparve da sé, sapevamo che questo era un fenomeno miracoloso e l’abbiamo fotografato. E’ durato solo due minuti e in tutta onestà posso affermare che l’attrezzatura fotografica era in perfette condizioni e che non abbiamo fatto nulla per inscenare questo spettacolare evento!» Così spiega l’accaduto il sig Gerussi (
questa pagina tutta la storia in croato)
Ho aggiunto le virgolette alla parola professionisti, perchè è incredibile che persone del mestiere siano cadute così ingenuamente in un tipico effetto degli obiettivi fotografici (scadenti!): questo è un banalissimo
lens flare
!
Non è chiaro ancora che si tratti di un bagliore indesiderato? Nella seconda foto ho evidenziato altri due piccoli punti luminosi, sulla sinistra di quello principale, mentre più in basso è presente una forte illuminazione, probabilmente un faro o lampione, che ha provocato il bagliore, almeno quello principale. Anche i due puntini sono
lens flare
.
Nell’insieme degli scatti (ho ritagliato le foto originali con solo le parti interessanti) si possono notare che i due puntini luminosi, sono sempre presenti e si trovano sempre alla stessa distanza e posizione rispetto quello principale. Questo perchè le varie luci che provocano i bagliori, sono logicamente sempre fisse (lampioni, sole in altri casi), mentre muovendo la macchina fotografica (anche senza scattare: sono visibili dal mirino o display) la posizione dei bagliori varia, rispetto alla scena però e non tra loro.
Il movimento dei bagliori, può trarre sicuramente in inganno perchè non segue alla stessa velocità quello della macchina tenuta in mano: le lenti degli obiettivi sono convesse e la rifrazione della luce assume traiettorie e velocità inaspettate. Provate a far passare un raggio di luce, magari quello di una torcia a led, attraverso una vaso di vetro e capirete come funziona la cosa.
Nella quarta foto si vedono sempre le tre luci, ma più piccole: se avete un buon occhio noterete che sono sempre nella stessa posizione rispetto l’orizzonte, però si sono avvicinate. La spiegazione è che è stato variato lo zoom: l’inquadratura è più ampia, le case e la collina più piccole come anche le fonti luminose e di conseguenza anche i
lens flare
.
Per concludere un suggestivo scorcio di piazza San Pietro ripreso dall’amico Marco Piagentini, dove sono ben evidenti questi bagliori provocati dai lampioni sottostanti. E c’è addirittura chi scambia i
lens flare
per ufo! Per favore però, vi chiedo solo una cosa: non scambiamoli per entità celestiali!