Testimony of Danila Castelli miracle in Lourdes
Ieri, 19 luglio è stato fatto l’annuncio: Monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia ha dichiarato che è stata riconosciuta come un miracolo la
guarigione
di
Danila Castelli
.
La signora Danila, diventa così la 69^ persona nella storia di
Lourdes
a cui è stata riconosciuta la
guarigione
miracolosa. 66 enne di Bereguardo, sposata con un ginecologo, madre di quattro figli, è la protagonista di una storia di fede e preghiera vissuta davanti alla statua della Madonna nella grotta di
Lourdes
.
Dopo il viaggio a
Lourdes
avvenuto il 4 maggio 1989, un ultimo viaggio voluto dal marito quando ormai sembrava non ci fossero più possibilità, guarì improvvisamente e senza una spiegazione scientifica plausibile.
Il calvario di Danila inizia nel 1981: in quell’anno le fu diagnostica una patologia rara e complessa che fa insorgere e continuamente moltiplicare cellule tumorali. La donna è stata sottoposta a otto interventi chirurgici, tutti molto pesanti, con l’asportazione progressiva di organi interni di vitale importanza per la sopravvivenza. A questo si sono aggiunti farmaci assunti ad alti dosaggi per sopportare il dolore.
Nel 1989 i medici le annunciano che non c’è più nulla da fare e di prepararsi ad una morte meno dolorosa possibile.
Danila Castelli
, che sin da bambina molto devota, inizia i suoi pellegrinaggi a
Lourdes
chiedendo la forza di andare avanti. Nel mese di maggio del 1989 quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo viaggio diventa l’inizio di qualcosa di non spiegabile dalla medicina. Da quel viaggio
Danila Castelli
torna guarita.
Dopo oltre vent’anni di controlli, anche il “Bureau Medical” di
Lourdes
riconosce che la
guarigione
è avvenuta in circostanze che la medicina non può chiarire. Danila definisce la sua malattia come ‘’una bella storia d’amore con il Signore. In quegli otto anni ho vissuto momenti di intimità con Dio che credo si possano provare solo quando stai veramente male. Per questo non ho mai perso la gioia nel cuore. Paradossalmente quando sono guarita ero ovviamente felice, ma il mio primo pensiero è stato: ‘’Riuscirò ad amarlo così intensamente anche giù dalla Croce?’’.