General Audience, October 30: The Communion of Saints - VIDEO
La "comunione dei
santi
", "una realtà molto bella della nostra fede", come l’ha definita Papa
Francesco
, è stato il tema della catechesi per l’Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro, con la partecipazione di 80.000 persone.
Con l’espressione comunione dei
santi
si intendono due realtà: la comunione alle cose sante e la comunione tra le persone sante. Il Papa si è soffermato sul secondo significato: la comunione tra le persone sante che è "una verità tra le più consolanti della nostra fede, poiché ci ricorda che non siamo soli ma esiste una comunione di vita tra tutti coloro che appartengono a Cristo. Una comunione che nasce dalla fede; infatti, il termine ’
santi
’ si riferisce a coloro che credono nel Signore Gesù e sono incorporati a Lui nella Chiesa mediante il Battesimo".
La relazione tra Gesù e il Padre è la “’matrice’ del legame tra noi cristiani: se siamo intimamente inseriti in questa ’matrice’, in questa fornace ardente di amore, allora possiamo diventare veramente un cuore solo e un’anima sola tra di noi, perché l’amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, le nostre divisioni interiori ed esterne. L’amore di Dio brucia anche i nostri peccati. Se c’è questo radicamento nella sorgente dell’Amore, che è Dio, allora si verifica anche il movimento reciproco: dai fratelli a Dio; l’esperienza della comunione fraterna mi conduce alla comunione con Dio".
Passando al secondo significato della comunione dei
santi
il Papa ha detto: "La nostra fede ha bisogno del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili. Se noi siamo uniti la fede diventa forte. (...) Chi di noi tutti non ha sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede? Tutti abbiamo sperimentato questo, anch’io: fa parte del cammino della fede, fa parte della nostra vita. Tutto ciò - ha spiegato il Pontefice - non deve stupirci, perché siamo esseri umani, segnati da fragilità e limiti. (...) Tuttavia, in questi momenti difficoltosi è necessario confidare nell’aiuto di Dio, mediante la preghiera filiale, e, al tempo stesso, è importante trovare il coraggio e l’umiltà di aprirsi agli altri, per chiedere aiuto, per chiedere di darci una mano. (...) In questa comunione - comunione vuol dire comune-unione - siamo una grande famiglia, dove tutti i componenti si aiutano e si sostengono fra loro".
Il terzo aspetto della comunione dei
santi
è che essa "va al di là della vita terrena, va oltre la morte e dura per sempre. Questa unione fra noi, va al di là e continua nell’altra vita; è una unione spirituale che nasce dal Battesimo e non viene spezzata dalla morte, ma, grazie a Cristo risorto, è destinata a trovare la sua pienezza nella vita eterna. C’è un legame profondo e indissolubile tra quanti sono ancora pellegrini in questo mondo - fra noi - e coloro che hanno varcato la soglia della morte per entrare nell’eternità. Tutti i battezzati quaggiù sulla terra, le anime del Purgatorio e tutti i beati che sono già in Paradiso formano una sola grande Famiglia. Questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione. (...) È una realtà nostra, di tutti, che ci fa fratelli, che ci accompagna nel cammino della vita e ci fa trovare un’altra volta lassù in cielo. Andiamo per questo cammino con fiducia, con gioia"
# 1 del 31/10/2013 09:10:56 di
Domenico
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Ciò che ci anima, che ci dà coraggio, che ci spinge a credere è la certezza della vita eterna.La nostra povera vita, grazie alla comunione dei Santi si espande oltre i confini terreni.Le tombe dei nostri cari sono lì implacabili a ricordarci che la morte è una realtà imprescindibile.Nell’immediatezza, le tombe, ci presentano una situazione disperata, senza via d’uscita. Ma volando con le ali della fede contempliamo anche noi come i primi visitatori la tomba vuota di Cristo: prima testimone terrena della sua Resurrezione.Subito il cuore trabocca di gioia al manifestarsi del Risorto.Ed anche se non ci è dato vederlo: dal sentirci consolati e pieni di speranza,forti della sua Pace, prendiamo a volare come rondini nel cielo di Dio. Con la nostra preghiera, con la nostra carità, ma soprattutto con l’offerta della Messa vogliamo soddisfare le aspettative delle anime del purgatorio che sono quelle di librarsi finalmente nel paradiso: destinazione a cui intensamente è bello anelare.Con la partecipazione all’Eucarestia vogliamo restare in contatto vitale con colui che ci dà la vita, la comunione dei santi e la presenza dei nostri cari
viventi in Lui.Grazie al Papa che ci aiuta ad assaporare le realtà della fede.Domenico.