Mons Moraglia da la comunione ad una signora che la tiene in mano
Domenica 19 gennaio a Mestre (
Venezia
) si è tenuta la Santa Messa nella Chiesa Sacro Cuore, ripresa e trasmessa in diretta da Rai1.
La liturgia è stata presieduta da Mons.
Francesco Moraglia
, patriarca di
Venezia
.
Una mia gentile lettrice, Eva D., osservando il video pubblicato sul
sito Rai mi ha fatto notare un brutto episodio (min 48:20): durate la comunione, si vede chiaramente una signora con i capelli rossi avvicinarsi a Mons. Moraglia facendosi il segno della croce al contrario (potrebbe essere ortodossa), ma cosa grave, prendere l’
Eucarestia
in mano senza poi metterla in bocca.
La signora veste una camicia in stile folkloristico e probabilmente appartiene ad un gruppo in costume giunto per l’occasione. Pare impossibile pensare che fosse mal intenzionata: sicuramente avrà avuto le sue buone ragioni per tenersela in mano. Rimane però un gesto sgradevolissimo.
Sono stati denunciati numerosi episodi in cui qualcuno ha preso la Santa Comunione sulla mano senza metterla in bocca ed allontanandosi, l’ha nascosta in tasca, per poi rivenderla a coloro che praticano le messe nere. Di seguito un sito in cui vengono esposte
varie preoccupazioni in merito, un altro dove si parla di
sacrilegio .
In generale, non trovo una buona cosa ricevere la
comunione in mano
e mi auguro che presto vengano adottate delle regole più rigide in merito.
Nel sito del Vaticano la parte del
catechismo con la "Celebrazione del Mistero Cristiano", mentre nel sito Cantualeantonianum, viene ben spiegato che la comunione sulla mano è e resta un
indulto .
Ho realizzato questo video, mettendo in evidenza l’episodio in questione:
Qui un video in cui si vede una ragazza che infila metà particola nella tasca di un ragazzo:
Aggiornamento del 21/01/2014Giorgio, un parrocchiano della chiesa Sacro Cuore di Mestre, mi comunica quanto segue:
Carissimo, ero presente domenica alla Santa Messa e ho visto dal vivo la signora che ha atteso ad assumere l’eucarestia. La signora la conosco è una straniera ma frequenta la parrocchia. Posso attestare perchè l’ho visto, che la signora ha assunto regolarmente l’
Eucarestia
, (ha solo indugiato un po’) ... Concordo pienamente nel fatto che sia meglio ricevere l’eucarestia in bocca però posso assicurare che in questo caso la signora ha assunto l’eucarestia (io ero nel coro ed ho visto la scena).
Ringrazio Giorgio per il chiarimento. Resta il fatto che non era certamente la signora in questione "sotto accusa", ma l’usanza di dare la
comunione in mano
. Ribadisco: per me andrebbe rivisto questo metodo, adottando perlomeno un più rigido controllo.
# 1 del 20/01/2014 13:21:37 di
Marco
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In merito all’argomento segnalo quanto già trattato su tv2000 dalla trasmissione "Vade Retro"...
In Particolare...
http://www.youtube.com/watch?v=IhWYHc58vEY&list=ELYWPrPWnAwCA
# 2 del 20/01/2014 13:47:25 di
Domenico
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Premessa: sarebbe opportuno che il Celebrante, faccia spesso un po’ di catechesi per ricordare il modo di prendere l’Eucarestia e soprattutto l’accostarsi alla mensa Eucaristica senza trascurare il sacramento della Confessione. Dopodiché riflettendo sul fatto che la Chiesa consente di prendere l’Eucarestia sulle mani, mi sembra un fatto altamente significativo.Il pane e il vino che portiamo all’altare sono il frutto del lavoro dell’uomo.Lavoro che viene svolto dalle mani dell’uomo. Il frutto del lavoro dell’uomo si trasforma nelle mani del Sacerdote per la potenza dello Spirito Santo, nel Corpo e nel Sangue del Signore.Con le mani lavoriamo e possiamo dare carezze e fare tanto bene. Nel momento in cui il Ministro posa sulle tue mani l’Ostia santa e benedetta per un momento puoi adorarlo e contemplare tutta l’umiltà di un Dio che si mette nelle tue mani, che si fida di te.Rimane il fatto che questa fiducia vuol dire apertura di cuore e coinvolgimento nel donarsi di Cristo per la nostra Salvezza e quella dei nostri fratelli.La prudenza nella distribuzione resta necessaria, come anche l’attenzione dell’assemblea a riguardo, ma la paura è da bandire.Ciao, Domenico.
# 3 del 20/01/2014 15:06:20 di
angela
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Posso essere d’accordo con quello che scrive Domenico premetto però che tante persone credo non si rendano conto di quello che vanno a ricevere, non c’è raccoglimento vanno con le braccia conserte, certo che se la chiesa lo permette, i sacerdoti alle volte si trovano in difficoltà
# 4 del 20/01/2014 16:42:03 di
Gian Pietro
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Se il fedele ha la giusta predisposizione spirituale per l’incontro con Dio, è secondario il sistema della distribuzione del "Corpo di Cristo"!
Dico questo perchè ricordo che nell’ultima cena quando Gesù ha istituito il sacramento Eucaristico, il pane è il vino sono stati distribuiti da lui stesso, attraverso le sue mani, e Giuda, che aveva partecipato a questo proto-rito, non era nelle migliori condizioni spirituali, perché aveva già deciso di tradire il "Maestro"!
Quello che è invece molto grave, e raramente viene ripreso e sottolineato dalla Chiesa (anche perché non è visibile), è quando il fedele si accosta al sacramento della Comunione senza avere le giuste condizioni di pentimento per i peccati commessi, senza un serio proponimento di non commeterne più, o addiritura senza un necessario ricorso al sacramento della confessione.
Altro mio personale disagio è quando vedo la tipologia di abbigliamento che molti fede indossano quando si accingono a ricevere il Corpo di Cristo, si passa dallo "sciatto" allo scandaloso all’inadeguato. E’ deprimente!
Con affetto fraterno
Gian Pietro
# 5 del 20/01/2014 20:11:19 di
ester
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Grazie Daniel dell’esaustivo articolo e dei filmati che hai realizzato. E grazie anche a chi ha fatto il punto sull’eucarestia. Ma grazie soprattutto perché mi date modo di parlare di un argomento che detesto trattare perché rischia di dar gloria a satana.
Eh sì, perché ci dimentichiamo sempre che, purtroppo, lui è più intelligente di noi e gli fa un baffo se la particola la prendiamo in mano o in bocca: se vuole che venga sottratta da disgraziati suoi discepoli per farsi celebrare le messe nere trova comunque l’espediente per raggiungere il suo scopo.
Vi racconto questo che mi è capitato e che la dice lunga.
Durante una messa prefestiva mi ero accorta di una giovane tipa molto strana, che non rispondeva a nessuna preghiera limitandosi a seguire i nostri movimenti in modo automatico e il cui sguardo, nonostante fosse di un bell’azzurro, era qualcosa di talmente allucinato e disturbante che non lo dimenticherò per tutta la vita.
Quando l’ho vista alzarsi per andare a prendere la Comunione l’ho seguita sgomitando (dopo mi sono scusata) per starle immediatamente dietro. Ma quale non è stato il mio stupore nel vedere che assumeva la particola in bocca! Però, nello girarsi per tornare al posto ho visto che portava rapidamente il pollice della mano sinistra alla bocca spingendo verso il palato.
Ho pensato, ingenuamente, che volesse aiutarsi a ingerirla, ma non convinta le sono rimasta alle calcagna. La tizia. che certamente si era accorta di me, è andata a inginocchiarsi davanti ad un’immagine miracolosa ed è rimasta a capo chino e immobile per un tempo talmente lungo che mi ha costretto, finita la Messa, ad andarmene.
Solo qualche giorno dopo, per puro caso, ho letto nel web il libro di Michela ’Fuggita da satanà ed ho così scoperto che si sono inventati un apparecchietto con una sacchetta in plastica che si applica al palato e nel quale si fa scivolare la particola facendo scattare la chiusura con la lingua. Evidentemente l’allucinata non si fidava e ha preferito far scattare la molla con il dito.
Raccontando poi il tutto ai Padri del Santuario mi sono sentita rispondere che è meglio non intervenire perché è pericoloso.
E forse hanno ragione, perché anche se noi siamo in grazia di Dio e portiamo addosso oggetti benedetti, che ci proteggono nell’ordinario della vita, se loro ci mandano qualche maledizione ci arriva, così come arrivò a Chiara Amirante quando accolse Michela, alias Angela, per liberarla da satana.
Perché, come si legge nel libro, chi ha avuto l’incarico e non lo porta a termine, impedendo così lo svolgimento della messa nera, subisce delle punizioni orrende e quindi potrebbe vendicarsi su di noi che glielo abbiamo impedito.
Scusate la lunghezza dello scritto, ma volevo farvi sapere come stanno le cose.
Il libro lo trovate solo nel web perché non viene più stampato, mentre gli stessi racconti (meno la macchinetta) li trovate in youtube nel video "Ex satanista mette in guardia dai pericoli di Halloween".
Che fare quindi, a parte pregare, non lo so. Se voi avete qualche idea...
# 6 del 21/01/2014 11:40:59 di
mariacarla
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Io e la mia famiglia non prendiamo mai la Sacra Ostia in mano, le nostre mani anche se pulite non possono toccare l’Ostia consacrata , che è il Corpo di Cristo! La Madonna lo ha detto a Don Stefdano Gobbi e Lui lo ha insegnato a noi.
# 7 del 21/01/2014 11:43:45 di
Rosetta
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Io d’abitudine la faccio così, ma per evitare simili inconvenienti penso che abbiano ragione a Medjugorje che non la lasciano prendere in mano. Complimenti per il Suo lavoro e grazie per aggiornarci su tutti gli eventi.
# 8 del 21/01/2014 11:47:11 di
Luca
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Buon giorno, io sono assolutamente d accordo su questo, sono numerosi i casi accaduti anche a Monte Berico, dove una volta fermarono una persona con quasi 10 ostie in tasca, la quale poi le avrebbe rivendute per le messe nere.
Personalmente mi batto fortemente per questo e quest anno che mia figlia farà la prima comunione ho già espresso la mia volontà alle catechiste e il parroco per gli venga insegnato a ricevere la comunione in bocca.
Un giorno un mio carissimo amico mi inviò questo video, che poi io steso ho fatto girare. Il video si trova su youtube e basta cercare Gesù è sul pavimento.
Un cordiale saluto
# 9 del 21/01/2014 11:48:03 di
Giuseppina
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Concordo perfettamente! Ci deve essere molto più rispetto verso Gesù!!!
# 10 del 21/01/2014 16:16:51 di
Bruno
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Purtroppo spesso succedono questi incresciosi episodi. Chi distribuisce la S. Eucarestia dovrebbe essere attento che nel caso in cui un fedele riceva l’ostia sulla mano, innanzi tutto si presenti davanti al sacerdote con le mani incrociate una sopra l’altra e non come se si ricevesse una caramella, già questo è segno di poca devozione, e poi la metta subito in bocca davanti a lui e non lasciare che si allontani se prima non ha fatto ciò. Certo sarebbe auspicabile che la S. Eucarestia venisse data come un tempo in bocca. Quando ero chierichetto al momento della Comunione stavo accanto al sacerdote con un piattino nel caso che qualche particola o frammento di ostia consacrata cadesse, questo al giorno d’oggi lo si vede raramente, sarebbe auspicabile che ciò tornasse in uso in tutte le parrocchie anche perchè così si potrebbe controllare, oltre al sacerdote, la corretta assunzione della S. Eucarestia, da parte di ogni fedele. Cordiali saluti Bruno
# 11 del 24/01/2014 14:23:31 di
Marco
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Luca bel video, non lo avevo ancora visto prima d’oggi, io sono sempre stato daccordo con la comunione direttamente in bocca, anche perchè spesso ci dimentichiamo che le mani di noi Uomini sono anche intrise di male, omissioni e ingratitudine!
# 12 del 12/02/2014 10:11:04 di
Sergio Piccioni
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Sono stato per parecchi anni nel Rinnovamento ed ho fatto parte del Pastorale ai tempi di don Dino Foglio. Questi sudava le famose 7 camicie per far capire alle persone l’importanza della comunione ricevuta con le mani e non direttamente in bocca. Ho anche frequentato Scienze Religiose presso la Cattolica ed anche qui spiegandomi i documenti del Concilio Vaticano II mi hanno chiarito l’importanza di ricevere l’eucaristia con le mani. i tempi di Lefevre sono semplicemente i resti dell’occhio nel triangolo con la scritta Dio ti vede; i tempi in cui si costruivano altari altissimi e si cingevano con balaustre perché la classe sacerdotale non avesse a contaminarsi col popolaccio. Ci sono sempre state persone che hanno trafugato particole consacrate. Per limitare questo rischio Don Dino voleva vicino a se, uno per parte, mentre distribuiva le comunioni, 2 persone con un cero acceso simbolo dell’amore, della fede e della luce, ma anche perché se la particola non veniva portata alla bocca, veniva immediatamente individuato e avvicinato per intimargli di provvedere a mettere la particola subito in bocca. Ho molta stima della "nuova Evangelizzazione, conosco persone che operano in questo settore con molto impegno e ottimi risultati, ma ho visto anche sacerdoti che cacciavano letteralmente la particola in bocca a chi voleva riceverla nella mano; altri che mettevano il piattino in mano al comunicando per obbligarlo a ricevere la comunione con la bocca. Mi sembrano comportamenti puerili che mi riportano alle esagerazioni di Leffevre. Vorrei dire molto di più ma temo di stancare, però ringrazio per lo spazio che mi avete concesso e se me lo permetterete interverrò ancora
# 13 del 26/10/2015 08:55:18 di
Giacomo
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Sono Giacomo di Genova, Ringrazio la Madonna che mi ha dato il dono di sentire e capire cos’è la Santa Eucarestia - Mi viene da pensare, che chi la Tiene in mano, stia sbagliando e magari ancora peggio, desideri portarla via per chissà quali usi - meglio non citarli neppure - Comunque, ritengo che vada rivisto il fatto di consegnarla in mano - Per me è sbagliatissssssimo - Mai in mano - perchè c’è tanta gente, che desolatamente, non sa cosa sia realmente L’ Eucarestia, e non sà cosa sta ricevendo. . . Sarebbe importantissimo, Rivedere il Fatto di donarla in mano - Con viva sincerità, Giacomo