La battaglia di Vito Maraschio, persa in partenza
Cattolico fervente, dal 2009 è anche priore del Comitato Feste per Santa Domenica di Scorrano (LE), una delle ricorrenze religiose e civili più seguite nel Salento e non solo.
Così inizia sul "Quotidiano di Lecce", l'articolo dedicato alla vicenda di Vito Maraschio
, sposato con una divorziata e per questo motivo impossibilitato a svolgere la funzione di padrino per la cresima di un amico di famiglia.
Questo divieto è talmente intollerabile dal sig. Maraschio (qui la sua
pagina facebook 
) che, dopo aver interpellato l'Arcivescovo di Otranto e confermata la "sentenza", si è rivolto direttamente a Papa
Francesco
scrivendo una lettera e creando una petizione pubblica visibile a
questo link 
.
Ecco un passo della petizione online: «Apparentemente, la mia vita non è conforme alla fede perchè colpevole di aver sposato una donna divorziata. Secondo l'Arcivescovo dell'Arcidiocesi di Otranto, Mons. Donato Negro: ‘Un assassino, pentendosi, ottiene la Misericordia di Dio e, diventando un uomo normale, può farlo". Io, da cristiano cattolico convinto, mi chiedo per quale motivo un assassino conduca una vita conforme alla fede ed io no...»
La contraddizione dovrebbe essere lampante per tutti: se una persona si pente del suo peccato, risulta in linea con la fede cattolica, mentre chi si risposa o si unisce in
matrimonio
con chi è divorziato, mantiene "attivo" il peccato, perpetrandolo nel tempo senza pentirsene.
E' evidente che il Maraschio non la pensi così, ma arrivare al punto di chiedere la revisione all'articolo 874 del Codice di Diritto Canonico, è quanto meno eccessivo.
La Chiesa ha delle regole e chi afferma di volerne fare parte, dovrebbe rispettarle e non cercare di cambiarle.
# 1 del 02/06/2014 17:54:22 di
rossana
0
1
Mi dispiace immensamente per i divorziati risposati... errori di giuventù commessi anche con leggerezza e senza grande impegno nella preghiera e nella fede si ripercuotono per l’intera vita. Mi piacerebbe che la Chiesa offrisse una revisione del problema con una nuva sentenza definitiva. Ins fratelli ortodossi prevedono la possibilità di un divorzio e questo mi dà da pensare.
NOn sono io che devo pensarci però... e quando vai a sposarti in Chiesa lo sai che è PER SEMPRE. La Sacra Rota non è che per pochissimi casi e ricorrervi se non per motivi fondati mi sembra che sia peccato grave.
La vita del Cristiano richiede a tratti scelte forti richiede il lasciare la via larga per imboccare una via stretta in salita ecc ecc...non appena hai le forze alzi lo sguardo su questo sentiero e vedi altre prme insaguinate di fedeli come te che stanno arrancando faticosamente per amore di Dio.
Sento le persone che raccontano la loro storia e alcuni davvero ti commuovono e come sarebbe bello se si potesse cancellare quel primo matrimonio e benedire il secondo.
Mi commuovono quelli che dicono "non ce la faccio che Dio ci perdoni" mi sconvolgono quelli come questo Vito che affermano che loro hanno ragione e la Chiesa sbaglia non pensano di peccare ma di essere nel giusto perchè loro hanno deciso così.
Dove vivo io li vedo i divorziati risposati che fanno la Comunione parlano col sacerdote e il sacerdote decide che nel loro caso è ok che possono prenderLa.
Un frate ha detto a una coppia con figlio di non preoccuparsi che va bene così ha benedetto i loro anelli...
Questo non è fare bene le cose.
Possono questi "accondiscendenti" sacerdoti andare CONTRO il magistero della Chiesa???
Su questo la Chiesa dovrebbe intervenire pubblicamente... la faccenda dilaga.
Allora...
La maggior parte dei divorziati che "disubbidisce" (e ne conosco anch’io parecchi)accostandosi alla Comunione e convinti di essere nel giusto merita attenzione. Non va fatto tutto sotto silenzio e avanti così.
Mi piacerebbe che ufficialmente si prendesse in considerazione la questione e si rinnovassero le indicazioni sulla Comunione e sui Sacramenti ai divorziati risposati o si cambiassero le cose (se effettivamente possibile cosa di cui dubito.
Penso ai genitori di santa Teresina di Liseaux... che bel matrimonio!
Penso a certe sante che hanno tribolato tantissimo con i loro marito ma ce alla fine hanno avuto la gioia di vederli convertiti o salvi.
La salvezza del’anima non è faccenda marginale... è fondamentale.
Così come cercare di santificarsiper andare direttamente in Paradiso... la sofferenza qui è breve passeggera e molto considerata... rimandarla al Purgatorio è una enorme sciocchezza... il Purgatorio non è una bagatella come troppi sperano.
Chi crede davvero è disponibile a soffrire qui a scegliere la strada stretta e in salita qui perchè sa che qui occorre scegliere bene.
Dopo non è più tempo di scelte . Le scelte qui condizionano la nostra eternità.
E addirittura possono portare alla perdita dell’anima che Dio non lo permetta per carità...
Il Signore perdona tutto a chi pentito chiede misericordia ... ma all’arrogante che dice "io ho ragione io non pecco" mentre la Chiesa dice che pecca?????
Speriamo che questo fratello Vito trovi nella preghiera il coraggio di lasciarsi condurre dallo Spirito Santo.
Speriamo tanto.
# 2 del 02/06/2014 17:56:35 di
rossana
0
1
Aggiungo che è peccato grave ritenere un fratello peggiore di noi perchè ha commesso in passato un grave peccato come l’omicidio... non possiamo giudicare i fratelli!!! e chi dice che noi con i nostri in apparenza peccatucci non siamo peggiori???????
# 3 del 21/06/2014 22:13:39 di
ELENA MOZZIK
0
0
Mi scusi signor Vito ma con tutto il rispetto per la sua situazione..LEI VA A LETTO E VIVE CON UNA DONNA CHE CANONICAMENTE E’ MOGLIE DI UN ALTRO, le pare un bell’esempio cristiano per il suo figlioccio?
Per QUALSIASI RELIGIONE L’ADULTERIO E’ PECCATO GRAVISSIMO E lei vive in stato di adulterio. Io non ho diritto di giudicare nessuno ma il dire UN ASSASSINO PUO’ ESSERE PADRINO DIMOSTRA TUTTA LA SUA IGNORANZA DOTTRINALE. Sa che per essere assolti e ricevere i Sacramenti bisogna pentirsi e giurare di non farlo più’? E che un assassino, un ladro che venga giudicato dalla legge prima di ri-ricevere i Sacramenti o fare da testimone di nozze DEVE OBBLIGATORIAMENTE SCONTARE LA PENA INFLITTA??? La storia dell’ex assassina di Chiavenna docet. Inoltre trovo ipocrita da parte sua ricordarsi di non essere in regola con le norme cattoliche solo quando le conviene e mi domando: se la sua compagna ha avuto un precedente matrimonio così travagliato perché NON VI SIETE MAI SCOMODATI PER INIZIARE UN ITER DI NULLITA’??? Da quello che racconta potrebbero esserci dei presupposti...
Trovo anche ipocrita anteporre il suo io individuale e quello della sua compagna al bene comune...un buon cattolico si sarebbe fatto da parte e non avrebbe preteso di dare un Sacramento con una moglie canonicamente illegittima; pensi per un omento a quello che potrebbero pensare i ragazzini cresimandi...troverebbero cosa buona e giusta -mentre stanno prendendo la Cresima- andare a letto da adulti con una donna legata in modo sacramentale ad un altro...le sembra coerente????
# 4 del 24/06/2014 11:55:41 di
rossana
0
0
http://www.iltimone.org/31854,News.html
interessante l’articolo di riccardo cascioli su "IL timone" a proposito di un sacerdote che ha provato a spiegare con parole semplici e accessibili il catechismo a proposito di convivenza e matrimonio ... la ribellione di popolo e stampa e la penosa risposta del vescovo locale.
(Daniel: ho corretto il link all'articolo: è giusto?)
# 5 del 25/06/2014 22:11:09 di
rossana
0
0
No! :-) ma è possibile postare il link di un altro sito? lo cerco e lo metto allora!
# 6 del 25/06/2014 22:31:20 di
rossana
0
0
ecco il link ... non era "il timone" ma "La nuova bussola quotidiana" oppppps ... mi scuso...
# 7 del 25/06/2014 22:31:41 di
rossana
0
0
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-se-il-vescovoconsegna-un-prete-alla-pubblica-gogna-9550.htm