Siamo cristiani o conigli?
E' mai possibile che si debba sempre fraintendere ogni parola pronunciata da
Papa
Francesco
?
E' incredibile constatare che qualsiasi cosa dica il Santo Padre, venga estrapolata dal contesto solo qualche parola, per poi attribuirgli pensieri fuorvianti dalla dottrina cattolica.
Ma siamo
cristiani
o
conigli
? Dov'è la voglia di mettere in pratica ciò che c'è scritto nel Vangelo e che
Francesco
non fa altro che ricordarcelo? Certo, i suoi modi di dire non saranno abituali per le nostre orecchie, ma è ovvio: Bergoglio è Argentino, proviene da un'altra cultura! Siamo noi (soprattutto italiani!) che dobbiamo cercare di comprenderlo, non certo l'incontrario!
Svegliamoci, come ci invita a farlo anche Marija Pavlovic nella sua
ultima testimonianza al Forum di Assago del 18 gennaio. Mettiamo da parte i nostri schemi. Lasciamo stare le nostre idee preconfezionate ed influenzate da questa società malata. La Chiesa non deve essere "a nostra misura": siamo noi che dobbiamo andare incontro al Signore, alla Chiesa e
Papa
Francesco
!
Riporto a riguardo, l'
ultimo articolo 
del vaticanista Andrea Tornielli, che con parole chiare toglie ogni equivoco (sempre se lo si vuol capire!):
Dedicato a tutti coloro che fingono di non vedere che cosa è accaduto la scorsa settimana nello Sri Lanka e nelle Filippine, a coloro che non si curano della realtà, degli incontri commoventi, delle parole di Francesco
a Tacoblan, all’incontro con le famiglie, all’incontro con i giovani. O del messaggio forte e coraggioso contro la “colonizzazione ideologica” con la quale si cercano di imporre ai popoli, in cambio di aiuti finanziari, visioni e teorie che non appartengono alla loro identità.
Dedicato a tutti coloro che per sostenere quella che ormai è diventata la loro tesi preconcetta – se guardassero alla realtà di ciò che è avvenuto durante il viaggio, dovrebbero ricredersi – censurano regolarmente le parole del Papa
. Le ignorano quando non rientrano nel loro schema, facendo esattamente ciò che per decenni hanno imputato a certi giornali di fare con i predecessori di Francesco
.
Dedicato a tutti coloro che si attaccano alla battuta sui conigli
facendo finta di non capire il messaggio del Papa
.
Queste sono le parole di Giovanni Paolo II, una delle diverse volte in cui ha espresso lo stesso concetto, all’Angelus del 17 luglio 1994, l’Anno della Famiglia. “Il pensiero cattolico è sovente equivocato come se la Chiesa sostenesse un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità. Ma basta un’attenta lettura dei pronunciamenti del Magistero per constatare che non è così”.
E intanto, questa mattina, ricordando i giorni del viaggio di fronte ai pellegrini all’udienza del mercoledì, Francesco
ha detto: “Dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio“. Ha aggiunto che “è semplicistico dire che famiglie con molti figli e nascita di tanti bambini sono cause della povertà”, e ha ribadito che “la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro”.
# 1 del 29/01/2015 19:42:36 di
domenico
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Chi vuol capire, capisce.Il Papa conosce bene la questione della denatalità in Europa, in particolare in Italia.Il 2 Giugno 2014, in Santa Marta così si pronunciava davanti a coppie di sposi che festeggiavano l’anniversario di matrimonio:
....a Gesù non piacciono questi matrimoni che non vogliono i figli, che vogliono rimanere senza fecondità.Sono il prodotto della cultura del benessere di dieci anni fa, secondo cui è meglio non avere figli, così puoi andare a conoscere il mondo in vacanza, puoi avere una villa in campagna e stai tranquillo.E’ una cultura che suggerisce che è più comodo avere un cagnolino e due gatti, così l’amore va ai due gatti e al cagnolino.Però così facendo alla fine questo matrimonio arriva alla vecchiaia in solitudine, con l’amarezza della cattiva solitudine: non fecondo, non fa quello che Gesù fa con la sua Chiesa.( il testo completo su www.vatican.va.
Non è certamente il nostro modo di vivere europeo che è determinato a fare figli come i conigli.Lui è il Pastore universale della Chiesa e conosce ciò che avviene in tutto il mondo.Ci sono luoghi dove si mettono al mondo figli e figli senza responsabilità e senza prendersi cura di loro. Paternità e maternità responsabile vogliono proprio dirci che devi avere a cuore la fecondità del matrimonio e di conseguenza essere aperto alla vita. Devi essere generoso ma anche responsabile.
Certo che spetta ai governanti creare condizioni e opportunità perché ogni coppia di sposi possa realizzare in ogni caso la fecondità del matrimonio.Domenico