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mercoledì 17 febbraio 2016:
Miracolo di San Leopoldo a Loreto
A Loreto si grida già al miracolo di San Leopoldo. A dare l’annuncio stamattina lo stesso Arcivescovo delegato pontificio di Loreto e della basilica di Sant’Antonio da ... leggi tutto
 
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Medjugorje compie 70 anni, dal concepimento alla luce della Gospa

4
FEB
2015
archiviato in medjugorje

Quando qualcuno deve raccontare la storia di

Medjugorje

, quasi sempre inizia con la data del 24 giugno 1981. Mi sono reso conto, che

Medjugorje

è molto di più di un luogo, di un avvenimento...

Medjugorje

è una persona, anzi, posso tranquillamente dire che

Medjugorje

è una persona con due cuori.

Medjugorje

è la Madre che ci porta Gesù.

Medjugorje

, è Mamma Maria che, oltre al suo Cuore Immacolato, ci trasmette il Sacratissimo Cuore di Gesù.

Come ogni persona di questo mondo, anche

Medjugorje

è stato concepito con un gesto d’amore. Per nascere,

Medjugorje

ha avuto la sua gravidanza, la sua gestazione; ha dovuto affrontare, durante questo lungo periodo, delle difficoltà, delle rinunce; ha provato dei dolori, ha sentito il dolore delle doglie; ha sparso il suo sangue e solo dopo,

Medjugorje

è nato.

Se non si conosce questo periodo, credo che non si possa comprendere a pieno lo spirito di

Medjugorje

. Noi sappiamo, con assoluta certezza, che il Cristianesimo si diffuse nei Balcani, fin dai tempi Apostolici. Infatti, San Paolo, nella sua 2^ lettera a Timoteo, lo informa che: “Tito è andato in Dalmazia” (2 Tm 4,11).

Lo sviluppo del cristianesimo ed il suo permanere in quelle terre, lo si deve soprattutto ai frati francescani, giunti in Bosnia ed Erzegovina nel XV secolo come missionari. Il loro è stato un lavoro duro ed una testimonianza estrema di fronte all’invasione turca con dominio della religione mussulmana durato dal 1482 al 1878. Al termine della seconda guerra mondiale prende vita la nuova Jugoslavia, un’entità statale comunista a carattere federale composta da sei repubbliche.

Se è vero, com’è vero, che un uomo di nome Tito ha diffuso il cristianesimo in queste terre, fin dai tempi apostolici, è altrettanto vero che, a capo di questa Confederazione si erge un altro uomo, sempre di nome Tito, che farà di tutto per cancellare il Cristianesimo da queste terre. Basti pensare che la Provincia francescana dell’Erzegovina, tra il 1942 ed il 1945, perse ben 66 frati, tutti uccisi per mano comunista (cfr La salvezza dell’umanità, pag. 10 - Draga Vidovic).

A

Medjugorje

, svetta su un monte, una bianca Croce. La Regina della Pace, in un suo messaggio del 30/08/1984 dice: “Cari figli, anche la Croce faceva parte del disegno di Dio, quando voi l’avete costruita”. Apparendo a

Medjugorje

, la Madonna, oltre a scegliere una Parrocchia, sceglie anche il suo Parroco: si chiama Padre Jozo Zovko.

Quando ai pellegrini racconto la vita di questo Parroco francescano, scelto dalla Regina della Pace, sempre dico che la sua vocazione nasce dalle ceneri dei 30 Martiri di

Siroki Brijeg

, un paese ad una ventina di km da

Medjugorje

. In questo luogo, c’è un monastero e una chiesa dedicata alla Madonna Assunta in cielo.

Il 7 febbraio 1945, i partigiani di Tito decisero di distruggere dalle fondamenta il simbolo cristiano e di sradicare, dal cuore del popolo, la fede, la benevolenza e la riconoscenza verso i frati francescani. Sono arrivati a

Siroki Brijeg

alle tre del pomeriggio e hanno trovato nel monastero 30 religiosi. I comunisti, rivolgendosi ai frati, hanno detto loro: “Dio è morto, Dio non c’è; non c’è bisogno di voi, andate a lavorare nel mondo anche voi”. Il capitano ha preso il Crocifisso, lo ha buttato per terra e ha detto: “Adesso potete scegliere: gettate il vostro abito e vivrete, altrimenti sceglierete voi stessi di morire”. Ognuno di loro si è inginocchiato, ha abbracciato e baciato Gesù e stringendo la Croce sul petto, ognuno ha detto, come San Francesco: “Tu sei il mio Dio, il mio tutto”.

Pieni di odio, i persecutori hanno preso i frati uno ad uno e li hanno uccisi. Poi hanno cosparso di benzina i loro corpi e li hanno bruciati. I frati sono andati incontro alla morte pregando e cantando le litanie della Madonna. Queste cose sono state testimoniate dai militari che facevano parte del plotone d’esecuzione.

Il periodo che va dalla Pasqua del 1933 alla Pasqua del 1934, fu proclamato “Anno Santo straordinario” in ricordo del diciannovesimo secolo della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, nostro Salvatore. Il parroco di

Medjugorje

, a quel tempo, era un certo Padre

Bernardin Smoljan

, il quale propose ai suoi parrocchiani, per celebrare tale evento, la costruzione di un una gigantesca Croce sul monte più alto che si affaccia su

Medjugorje

.

Eravamo rimasti al 7 febbraio 1945. Una settimana dopo l’eccidio di

Siroki Brijeg

, il 14 febbraio, i comunisti andarono a Mostar e nel convento trovarono 7 frati. Pur sapendo cosa era accaduto a

Siroki Brijeg

, essi avevano deciso di non scappare, ma di rimanere nel monastero. La scena di una settimana prima si ripete. Viene proposta loro l’opzione: gettare il saio sul Crocifisso e avere salva la vita, oppure la morte. Fra i frati del Monastero di Mostar, unito ai suoi sei confratelli, c’era P. Bernardin.

I sette frati vengono fucilati e gettati nel vicino fiume Neretva. I primi 30 vengono uccisi e gettati nel fuoco; gli altri 7 vengono uccisi e gettati nell’acqua. Fuoco e acqua sono due elementi che in natura si annullano a vicenda. La Chiesa utilizza il fuoco e l’acqua come materia sacramentale. Soprattutto nella notte di Pasqua il fuoco del cero pasquale si compenetra nell’acqua del fonte battesimale. Il cero acceso rappresenta Gesù, luce del mondo, che scende nelle acque del Giordano.

Anche questi Martiri si compenetrano per essere luce del mondo, in questo mondo senza luce; per essere acqua che fa rinascere a vita nuova in Cristo Salvatore. Non so perché, ma io sento che è fondamentale partire dal Martirio dei 30 Martiri, dalla costruzione della bianca

croce

che faceva parte del disegno di Dio quando è stata costruita. Senza questi Martiri, senza questa bianca Croce, sono certo che

Medjugorje

sarebbe “meno

Medjugorje

” e forse la Madonna non potrebbe nemmeno apparire.

A conferma di quanto sostengo, la Madonna ci dona dei segni. Il 23 settembre del 2013, una statua della Madonna di Lourdes donata a Vicka da una pellegrina italiana, si illumina. E’ un segno straordinario che crea anche molta confusione e scetticismo. Molti non considerano il fatto che questa statua, in quella stanza della vecchia casa di Vicka, non è l’unica immagine di devozione. Infatti, al suo fianco, al momento della luminosità c’era la statua del Sacro Cuore di Gesù.

La Madonna sta a Gesù, come la luna sta al sole. La Madonna non emana luce propria, ma quella di suo Figlio. Il sacro Cuore di Gesù, come Egli stesso rivela a Santa Margherita Maria Alacoque, dice “Il mio Cuore divino arde così tanto d’amore per gli uomini che, non potendo contenere in se stesso tutte le fiamme della sua carità, deve diffonderle per mezzo tuo e manifestarsi agli uomini per arricchirli dei suoi preziosi doni”.

I trenta Martiri sono stati gettati in questo fuoco che, con la loro presenza hanno trasformato le fiamme infernali dell’odio, nelle fiamme della carità. La statua che si è illuminata raffigura la Madonna che a Lourdes chiese a Bernadette di scavare la terra con le nude mani fino a trovare una fonte d’acqua. I sette Martiri di Mostar sono stati gettati in questa acqua che purifica e porta alla salvezza.

P.re Jozo viene arrestato il 17 agosto 1981 a causa del suo commento al brano dell’Esodo in cui Mosè condurrà il suo popolo nel cammino della liberazione dalla schiavitù d’Egitto verso la Terra promessa. Mosè significa “salvato dalle acque” così come lo sono stati i 7 martiri di Mostar i cui corpi sono stati gettati nelle acque, ma le cui anime sono state salvate. La Madonna a

Medjugorje

viene per farci camminare e percorrere la nostra esistenza da battezzati, come Mosè, salvati dalle acque. La Madonna ci invita e ci esorta ad un continuo esodo dalla schiavitù del nostro Egitto alla libertà della grazia.

Padre Jozo, nel silenzio della chiesa pregava “Dio mio, tu hai dato un segno a Mosè, dona anche a me un segno” Una voce forte e chiara: “Esci e proteggi i ragazzi”. Mosè vive il grande evento del “roveto ardente” Dio lo chiama, “Mosè, Mosè togliti i sandali” Solo Dio può trasformare il deserto in terra santa. Solo rispondendo alla chiamata come hanno fatto i nostri 30 Martiri, il fumo nero che scaturiva dal fuoco in cui i corpi sono stati bruciati, può trasformarsi in incenso profumato e puro.

La costruzione della chiesa di

Siroki Brijeg

dedicata alla Madonna Assunta in Cielo, guarda caso ma caso non è, inizia il 23 settembre 1846, stesso giorno in cui la Madonna inizia ad emanare luce. Il 19 settembre 1846, a la Salette, la Madonna piange per i poveri peccatori. Tante “coincidenze” portano alla verità.

Nel suo ultimo messaggio del 2 febbraio a Mirjana, la Regina della Pace dice. “Pregate affinché il mio amore vinca in tutti i cuori, perché questo è un amore che perdona, dona e non finisce mai”. Anche i nostri Martiri hanno perdonato, hanno donato la loro vita e il loro amore non finisce mai: continua nello spirito di

Medjugorje

.

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