Ghiaccio morbido che ti paralizza: inno alla neve
Quando arriva la
neve
nel tuo giardino è come quando arriva
Dio
nella tua vita. Dall'alto si abbassa fino a te, trasformando ogni cosa che ti riguarda.
Trasforma la tua vista, la tua percezione del tempo e dello spazio, la tua velocità, le tue strade di sempre. Fino alla sera prima eri comodamente preso a gustarti i tuoi facili colori, poi ti svegli ed è tutto seriamente bianco.
Non ti puoi più muovere. Sei bloccato, incastrato nell'incredulità di ritrovarti in mezzo al silenzio a contemplare il bello e il nuovo. Obbligato a fare i conti con quello che hai davanti agli occhi.
La
neve
ti paralizza per insegnarti a camminare: ti libera dai tuoi classici passi leggeri e superficiali e ti implora di affondare le gambe dentro di lei, di stare con lei, di poggiare su di lei.
Ghiaccio morbido che poteva permettersi il lusso di rimanere appeso al cielo e che invece si è offerto di sporcarsi di smog e spazzatura per essere a servizio dei tuoi piedi, per lavarteli, per reggerli, per farti uscire dalla casa delle tue comodità e delle tue pigrizie.
Perchè ora non ti puoi più muovere come prima. I tuoi muscoli soffrono la resistenza di questa nuova andatura ma fidarti, faticare e resistere sono l'unica soluzione che hai per andarti a prendere lo spettacolo che ti sta davanti.
Nessun aiuto, nessuna scorciatoia: la strada te la devi spalare tu. Ora e qui. Di punto in bianco, letteralmente. Devi cambiare metodo. Cambiare strategia. Altrimenti rimani bloccato. Altrimenti rimani a casa.
La
neve
ti propone e ti offre una versione pulita, ripulita e pura di tutto ciò che nella tua vita eri abituato a viverti e a vedere grigio, sporco, spigoloso, tiepido, deludente, vecchio, brutto. La
neve
è venuta a salvarti da questa rassegnazione. Ammorbidisce tutto, copre tutto, si adegua a tutto e a tutti. È lei che si adatta alle tue forme.
Tutti uguali e coccolati nel suo unico abbraccio. Il tuo cuore è ora obbligato a fare spazio allo stupore, a recuperare l'entusiasmo dei piccoli e la voglia di giocare. La
neve
ti impone un freddo più pesante e a te tocca cercare un calore più potente, che funzioni e resista quando elettricità e riscaldamento non si accendono più, quando le sicurezze alle quali hai regalato tutta la tua
fiducia
ti lasciano a piedi.
La
neve
ha accecato i tuoi occhi con la sua luce, ha fermato i tuoi passi con la sua presenza. Il tuo compito è di ricordarti di questa bianca innocenza e tenace consistenza per far rimanere tutto morbido quando riaffioreranno gli spigoli, bianco quando tornerà il grigio, silenzioso quando parlerà il rumore, pulito quando qualcosa si sporcherà.
È una questione di atteggiamento, di nuova attitudine che sarà il tuo salvagente quando questo tappeto toglierà delicatamente il disturbo. Disturbo che ti ha spiazzato ma anche rinnovato.
È arrivata la
neve
, è arrivata all'improvviso e non te l'aspettavi...e a te è chiesto di adattarti a questo nuovo giorno. È arrivata la
neve
, è arrivata all'improvviso...eppure te l'avevano detto che sarebbe arrivata... E tu non ci credevi...