Il peccato è un autogol
Cos'è il
peccato
? Perchè ci sentiamo male quando pecchiamo? Come fare per sconfiggerlo? Chi ci può aiutare?
Il
peccato
è un autogol, un colpo di zappa tirato sui piedi. Sei tu che ti metti i tuoi bastoni fra le tue ruote. E' un boomerang, ti si ritorce contro. Il
peccato
è un errore e l'errore produce
dolore
.
Dunque il
peccato
è farsi male da soli. Il
peccato
è meschino perchè ti si presenta sotto forma di occasione imperdibile e di opportunità spaventosa... poi ti frega. Sei tu che vai sul balcone e fai il fenomeno sputando fuori senza accorgerti che sei controvento.
Il
peccato
produce
dolore
, ferite, tagli, crepe, sangue, lacrime, disperazione, perdita di sé, amarezza, solitudine, devastazione, rabbia, angoscia; toglie la pace, la gioia, la salute, la leggerezza, la spensieratezza. Ti rende incapace di amare. Incapace di sorridere. Incapace di essere pienamente felice.
"Dio è nostro Padre e non vuole vederci soffrire"
Il
peccato
sono fette di prosciutto sull'anima: ti ingabbia in una condizione di schiavitù facendoti credere di essere libero, perchè annebbia completamente la vista e ti altera la percezione della realtà, come una droga. Ecco perché Dio ci mette così tanto in guardia dal
peccato
: perchè Dio è nostro Padre e non vuole vederci soffrire, non vuole vederci piangere, non vuole che ci perdiamo, che ci facciamo male da soli. Ecco perché i dieci comandamenti, gli insegnamenti, i consigli, i suggerimenti, le parole a volte così toste e dure: per avvisarci e salvarci dalle conseguenze negative che noi potremmo infliggere a noi stessi.
Dio che ci ha creati, sa cosa ci fa bene e cosa ci fa male, cosa ci rende felici e cosa no e vuole a tutti i costi evitarci di soffrire. A tutti i costi. E il prezzo per la nostra felicità è stato il suo sangue. Perché il
peccato
ci fa ammalare e Lui ci ha voluto guarire con le sue piaghe. Sulla croce Dio, Gesù, ha voluto pagare in prima persona quel
dolore
che spettava a noi come conseguenza dei nostri autogol.
Perché il male non è come l'amore: l'amore è sincero e quello che ti promette poi ti dà. E soprattutto te lo da gratuitamente. Il male, invece, ti inganna presentandoti come bella una cosa brutta, buona una cosa cattiva, come bene ciò che è male. Tu ci caschi e poi sai cosa fa il male? Ti chiede il conto. E ti tocca pagare. Non si torna indietro. Paghi e così ti ferisci.
La conseguenza del male è sempre il
male. La conseguenza dell'amore è sempre l'
amore. Il male ingabbia, l'amore libera. Libera tutti coloro che sono schiavi ma credono di essere liberi. E non c'è cosa più difficile che liberare uno schiavo che crede di essere libero. Gesù lo fa. Gesù riesce. Gesù può. Oltre ad aver pagato il tuo conto, Gesù sulla croce fa un'altra cosa meravigliosa, ti fa un altro sconto, ti regala un altro "buono felicità": trasforma il male in bene.
Quindi tu, che ti sei insozzato grazie ai tuoi autogol con il
peccato
, non solo ti trovi il conto già pagato (e senza nessun merito) ma ti ritrovi anche il lusso della possibilità di non rimanerci impigliato dentro, come il male vorrebbe. Perché Dio usa anche i tuoi peccati per venirti a rivoltare e a sanare la vita: li prende e li trasforma in occasione di bene, motivo di ripartenza, pietre di speranza.
"più uno è lontano da Dio e più se ne innamora quando lo incontra"
Sui tuoi sbagli Dio costruisce la tua nuova rinascita. Ecco perché più uno è lontano da Dio e più se ne innamora quando lo incontra: perchè si vede cancellato il debito di
dolore
causato dai suoi stessi autogol. Sparito. Cancellato. E più debiti hai e più sei senza parole quando qualcuno li paga al posto tuo.
Questa è la conversione: essersi fatti del male da soli per anni; non aver mai chiesto aiuto all'Unico che ti poteva aiutare; accorgersi che Dio è tutta la vita che ti stava avvisando, che ti ha creato mille situazioni per corteggiarti e mostrarti il suo amore; incontrare Dio e lasciarlo finalmente entrare nella tua vita, sentirti amato, perdonato, guarito... giustificato... e vederti pagato un debito che avresti dovuto saldare tu. Con la morte. Ma Dio ci ha tolto anche quella. Con la vittoria della Risurrezione. Tutto gratis. In anticipo. Per te.
Basta con questa assurda e sbagliata visione di un Dio che gode a fartela pagare, che spera di vederti cadere mentre balli sul filo del rasoio. Lo stesso inferno non è una punizione divina ma una nostra libera scelta, scelta di continuare a fare a meno di Dio, che è amore e quindi scelta di vivere eternamente senza amore, senza bellezza e senza vita.
L'inferno è vivere senza vita. Dio non punisce nessuno: Dio avvisa, guida, aiuta, ama. L'inferno è una libera scelta e Dio è il primo a soffrirne, perchè perde un figlio, perchè lo saprà eternamente infelice, perchè ha rifiutato la salvezza e la vita. L'inferno non è una vendetta. L'inferno è una sconfitta.
Dio non vuole che sbagliamo, che pecchiamo, perchè vuole vederci pienamente felici. Stop. E se sbagliamo ci aiuta a rialzarci, a liberarci e a toglierci di dosso il peso che ci schiaccia come conseguenza del nostro
peccato
. E in più utilizza quel male per trasformarlo in un bene che sia per la nostra gioia.
Come diceva De Andrè "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori".
E il fiore più bello sarà la vita eterna.