Il 24 giugno probabile giorno della decisione su Medjugorje
Di ritorno da Sarajevo, papa
Francesco
ha annunciato che molto probabilmente, nella riunione plenaria dell'ultimo mercoledì di giugno, verranno promulgate le decisioni su
Medjugorje
.
Che sia un caso che l'ultimo mercoledì di questo mese cada proprio il 24, giorno in cui nel giugno 1981 iniziarono le apparizioni? Ecco il punto sulla situazione attuale da un articolo del Corriere:
Il cardinale
Camillo Ruini
ha presieduto per quattro anni la
commissione
di indagine vaticana su
Medjugorje
istituita nel 2010 da Benedetto XVI. «Un bel lavoro, un bel lavoro», ripeteva l’altra sera
Francesco
nel volo di ritorno da Sarajevo. «Meno male, sono contento!», esclama al telefono il cardinale che a gennaio dell’anno scorso consegnò al Papa la relazione poi trasmessa all’ex Sant’Uffizio.
La
commissione
è vincolata al segreto riguardo alla sue conclusioni e Ruini non ne può parlare. Tuttavia al Corriere spiega: «Io non so quale sarà il giudizio conclusivo. Noi abbiamo fatto solo un proposta articolata, dopodiché sarà la Congregazione per la Dottrina della Fede a prendere le decisioni che poi saranno presentate al Papa: l’ultima parola, com’è naturale, sarà quella del Santo Padre».
Francesco
ha detto: «Siamo lì per prendere delle decisioni». In una delle prossime riunioni plenarie della Congregazione per la Dottrina della Fede, la «feria quarta» che si riunisce «l’ultimo mercoledì del mese», si comincerà a tirare le fila di un caso che dura dal 24 giugno 1981, secondo i sei «veggenti» il giorno della prima «apparizione» della Madonna sulla collina Crnica (conosciuta come Podbrdo - ndr) di quel villaggio della Bosnia ed Erzegovina prossimo al confine croato: un messaggio di pace nella regione dove si sarebbe scatenata la guerra.
Che il cardinale Ruini parli di una «proposta articolata» significa quantomeno che
nella «proposta» della commissione non esiste un «no» secco. Tra il «consta» e il «non consta» di «soprannaturalità», in Vaticano
sembra farsi strada una soluzione prudente e ancora interlocutoria. Il Sismografo, un blog «interno» al Vaticano, scrive tuttavia che la soprannaturalità «non ha superato la verifica ecclesiastica», prevede un «verdetto negativo» ma dice che
Medjugorje
rimarrebbe come «una realtà non riconosciuta ufficialmente».
Del resto la situazione è complessa e non è un caso che la
commissione
si sia concentrata soprattutto sulle «prime» apparizioni. Dire una parola definitiva è difficile anche perché il fenomeno sarebbe ancora in corso. Il problema è il numero delle «apparizioni», esorbitante rispetto a casi riconosciuti dalla Chiesa come Fatima o Lourdes. Tre dei sei «veggenti» sostengono di vedere la Madonna tutti i giorni. Dall’81 farebbero decine di migliaia di «apparizioni». D’altra parte il fenomeno
Medjugorje
ha generato milioni di pellegrini e tante conversioni, un aspetto riconosciuto dalla
commissione
. Il Vangelo, si fa notare, dice che l’albero si riconosce dai frutti, un raffinato teologo come il cardinale Schönborn ha parlato di «fiumi di grazia».
L’ultima parola spetterà a Bergoglio. Il 14 novembre 2013, a Santa Marta, mise in guardia dallo «spirito di curiosità», senza peraltro nominare
Medjugorje
: «Ci dicono: ma io conosco un veggente che riceve lettere della Madonna, messaggi della Madonna! Ma la Madonna è Madre e ama tutti noi! Non è un capo ufficio della posta, per inviare messaggi tutti i giorni! Queste novità allontanano dal Vangelo, allontanano dallo Spirito Santo...». D’altra parte Bergoglio ha sempre mostrato grande attenzione e rispetto, anche nella «Evangelii Gaudium», per la «forza evangelizzatrice della pietà popolare».
La
commissione
guidata da Ruini ha valutato la documentazione, sentito veggenti e testimoni. «Dal 2010 abbiamo fatto sedici o diciassette riunioni, se non ricordo male, lavorando sempre più intensamente e più a lungo nell’ultimo periodo», racconta il cardinale. «Un’indagine molto accurata, direi, un’inchiesta completa: abbiamo potuto guardare tutto, mandato persone che esaminassero le cose in concreto sul territorio». E ora? «E ora davvero non lo so, sono passati diciassette mesi e dalla Congregazione non abbiamo avuto più notizie...».
Fin qui le conclusioni del Corriere basate sui fatti, o perlomeno su ciò che è stato detto da fonti autorevoli.
Un altro aspetto che inevitabilmente bisogna tenere in considerazione e che sicuramente non è sfuggito alla maggioranza delle persone che seguono le vicende di
Medjugorje
, sono i perentori divieti divulgati dal cardinale
Gerhard Ludwig Müller
, prefetto della sopra citata Congregazione per la Dottrina sulla Fede, riguardanti gli incontri di preghiera con tema
Medjugorje
.
Il primo fu (indirettamente, perchè non vengono mai citati i nomi dei veggenti) nei confronti del veggente Ivan Dragicevic per quanto riguardava il territorio degli Stati Uniti, ma ben presto venne esteso ad ogni incontro, come per quello di Fiuggi di quest'autunno che si tenne comunque con la presenza di Vicka, quello di poco tempo fa a Vicenza con Ivan e quello che avrebbe dovuto tenersi il 20 di questo mese a Sestola sempre con Vicka.
Doveroso aggiungere all'elenco dei divieti, l'invito rivolto a padre Petar Ljubicic di non portare più la sua testimonianza al di fuori di
Medjugorje
, annullando così numerosi incontri già programmati in Italia. I più attenti, avranno notato che sia Mirjana nelle sue recenti testimonianze, sia lo stesso frate, non indicano più padre Petar come colui che divulgherà i segreti, concordando su un generico "verranno comunicati da un sacerdote".
Ho aggiunto queste puntualizzazioni finali, di dominio pubblico per quanto riguarda gli incontri in generale, forse un po' meno conosciute le "restrizioni" su padre Petar, comunque ufficiali con tanto di lettera dal Vaticano, per concludere con un parere personale, che auspico sia condiviso dai più. Queste prese di posizione, e se vogliamo dirla tutta anche il famoso accenno di papa
Francesco
su Maria "che non è un capo ufficio...", non bisognerebbe considerarle per forza come negative: sono inviti alla prudenza, rispetto delle regole, aiuti per un corretto cammino di fede. Senza dimenticare che ogni cristiano, consacrato o meno, è tenuto all'obbedienza.
Quindi accettiamo con fiducia ed uniti nella preghiera ogni decisione che verrà presa. Si dice che la questione delle apparizioni sarà "bypassata", concentrandosi sull'aspetto dei frutti e sulla devozione popolare: un probabile provvedimento sarà quello di proclamare
Medjugorje
Santuario Mariano, avendo così un maggior controllo su tutti gli aspetti riguardanti il luogo, dai pellegrinaggi alle testimonianze, dalle comunità agli "addetti ai lavori", con conseguenti "linee guida" per forza di cosa restrittive rispetto l'andamento degli ultimi anni.
Accogliamo in obbedienza tutto ciò che verrà (a questo punto) finalmente deciso.
AGGIORNAMENTO: dalle parole di papa
Francesco
e dal suo gesto con la mano rivolto all'indietro, si potrebbe intuire che la riunione sia già avvenuta l'ultimo mercoledì di maggio: lui stesso però, non è sicuro sulla data. Dai comunicati di stampa finora giunti (ANSA) veniva prospettato che l'ultimo mercoledì fosse quello di giugno. Cambia poco. Significativo però è l'accenno alle direttive già fatte giungere ai vescovi (vedi "divieti" per gli incontri emanati dal cardinale Müller) che anticipano le decisioni che verranno prese...
# 1 del 08/06/2015 13:47:46 di
Gabriella
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Il 30 maggio con il pellegrinaggio avevo preso appuntamento da P.Petar per messa e benedizione. Il padre non c’era, ho ascoltato qualche commento su certe "proibizioni" e poi mi è stato detto che era in Germania. Comunque sia, lui non si è proprio visto. A Medjugorje abbiamo vissuti 5 giorni splendidi e nessuno si è fatto alcuna domanda; ci è bastato l’amore della Gospa che ci invita a chiamarla MADRE, che ci chiama Apostoli suoi e ci invita a testimoniare la verità. Qualsiasi sia il verdetto, credo che nulla mi vieti di tornare là dove mi sento a casa !
# 2 del 08/06/2015 18:37:25 di
Matteo
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Complimenti a Daniel per l’ottimo commento in seguito alle dichiarazioni del Papa.
Personalmente io Gesù e Maria c’è l’ho nel cuore e nessuno potrà separarmi da loro.
Non ho bisogno che vada per santuari perché loro sono sempre con me.
Sono felice per coloro che vanno a Medjugorje e ricevono tanta pace. Mi auguro che oltre alla pace ricevano anche l’amore per essere veri discepoli di Gesù e Maria.
Che Dio vi benedica.
# 3 del 16/06/2015 19:45:08 di
Domenico
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Riguardo a Medjugorje c’è tanto livore in giro, confidiamo nel Papa che sa "accettare e unire". Il 24 giugno si festeggia nella Chiesa la natività di S.Giovanni il Battista, il Precursore di Gesù, un giorno importante quindi" propedeutico o preparatorio" che dice che le apparizioni di Medjugorje al vaglio della Chiesa sono iniziate proprio il 24 Giugno, come dire che Maria come Giovanni non fa altro che indicare Gesù come l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.Attendiamo con fiducia. Domenico
# 4 del 21/06/2015 11:29:22 di
Matteo
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Ho trovato un articolo su Radio Maria molto interessante riguardo alla decisione che la Chiesa starebbe per prendere sulle presunte apparizioni di Medjugorje. Secondo questo articolo il Vaticano dichiarerebbe concluse le apparizione pubbliche dei 6 veggenti limitandone ai primi anni quando Maria appariva a tutte e sei veggenti. Quindi starebbe per formulare il parere che potrebbe essere benissimo a favore. Le successive apparizioni individuali sarebbero solo apparizioni private così come è successo nel caso di suor Lucia a Fatima.
Nel precisare che la mia fede è basata su Cristo e non sulle apparizioni di Maria, auguro a tutti coloro che credono che Maria sia apparsa a Medjugorje tantissima felicità.
# 5 del 24/06/2015 16:53:28 di
alfredo
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Ciao Domenico. Scusa, ma il Battista si e` fatto tagliare la testa piuttosto che tacere la verita`. Quindi, per poter attribuire significati alle apparizioni, non se ne deve prima verificare l` attendibilita ? In questo l` obbligo alla prudenza da parte della Chiesa e` stato ampiamente trascurato da tutti quelli che hanno trovato davanti a loro il " fatto compiuto", sia che per ignoranza che per convenienza. Quindi, a parte il "toto-constat", da questo punto di vista, i timori di Messori per un possibile futuro scisma ( nel caso la Chiesa non si pronunci favorevolmente ) non mi sembrano neanche sorprendenti, perche` in parte lo scisma gia` c`e`.